Shalpy e l’insostenibile leggerezza di Twitter. Innegabile la potenza democratica del cinguettio, un tappeto – quello dei social network – dove è all’ordine del giorno il confronto-incontro-scontro tra l’artista e i suoi fan. Qualsiasi frase può essere interpretata male, ognuno è libero di esprimere la sua opinione, ma il battibecco conserva sempre il suo sapore, soprattutto se basato sul “nulla cosmico”. Ecco il tweet che scatena il simpatico social-duetto: “questa la devo postare: il ritorno delle mummie #shalpy e il suo nuovo album…. oltre al photoshop dei poveri!” (la foto ritare Giovanni “sistemato a dovere” dal grafico)
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Il cantante patinato (o platinato)
Un nuovo pecorso, una nuova avventura. Questo è stato, recentemente, il ritorno di Shalpy, al secolo Giovanni Scialpi. Reso celebre da alcune hit di successo, come “Rockin’ Rolling“. Adesso un nuovo lavoro, due videoclip di discreto successo (positivi i numeri, senza dubbio) come “Icon man” e “Music is mine”. Anche lui attento al rapporto con i fan, con i social. Dopo il tweet precedente, ecco la sua replica, immediata: “Tesoro se non fosse Che hai 11 follower Ti ringrazierei per la pubblicità gratuita!“. Lei rincara: “i miei 11 follower non comprerebbero quell’album. Cerca di contare almeno suoi circa 1000 tuoi. I follower non sono tutto nella mia vita, ma a quanto pare nella tua si.. mi spiace.. Comunque ti stimavo molto a suo tempo” (…)
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Telenovela on Twitter
Lo scambio di cinguettii prosegue, senza sosta. La fan se la prende con l’oggetto (la cover del disco): “Comunque, acidità reciproca a parte, io son rimasta basita per la copertina, non per l’album, che non ho sentito. Pare fatta da un ragazzino!“. Altra replica di Shalpy: “tesoro prenditela col grafico, prima di esprimere tutto questo livore nei miei confronti, parole tue, ascolta almeno il contenuto!“. La discussione si accende, nonostante sembri spostarsi su un terzo, il grafico. Esce fuori l’orgoglio dell’artista, capace di difendere il proprio progetto, nella sua interezza. Ma l’occasione di dialogare pubblicamente col proprio (ex) beniamino è troppo forte e così: “scialpi, te la dovresti prendere tu col grafico… almeno sono stata onesta e non ipocrita. E non discuto il disco in sé infatti…“.
Pubblicità gratuita?
Forse no, nessuna promozione free. Di certo è un incontro che va alleggerito, ne sono consapevoli entrambi. Anche per questo tocca dare il giusto peso all’ultimo tweet, quello della fan, che chiude la singolare conversazione: “dimenticavo, sai la cosa più triste qual è? che alla tua età retweetti per farti difendere! invece di accettare le critiche. Triste“.
La fenomenologia del retweet, argomento che prima o poi dovremo approfondire. Forse.
(foto by twitter)
