Gué Pequeno: “Elio stai zitto! Non vendi più dischi, rosicone…”

Nella musica risulta piuttosto antipatico fare il tifo per qualcuno, a meno che non si tratti di contest a colpi di pentagramma. Ma questo non è il caso di una canzone più bella di un’altra, bensì dei confini della buona educazione. Accade che una partita a Pes scateni un pizzico di ironia da parte di Faso, storico componente della band di Elio e le Storie Tese: il soggetto-oggetto malcapitato è un brano dei Club Dogo, uno dei tormentoni di qualche tempo fa. Non passa troppo tempo ed ecco la replica, stizzita per usare un eufemismo, di Gué Pequeno

Storie Tese e rapporti tesi…

Un litigio tra colleghi, nulla di più semplice. L’esempio stavolta riguarda Elio, al secolo Stefano Belisari, e il rapper Gué Pequeno: quest’ultimo, nel giro di pochi giorni, se la prende prima con Dj Gruff (“un fallito“) e poi con lo scanzonato leader della band: “Elio stai zitto giusto con la piuma in testa in tele puoi stare non vendi più nessuno ti fila hai abbuffato il cazzo rosicone #suca”. Il tutto, ovviamente, a mezzo Twitter…

La scintilla di Faso

A iniziare questa singolar tenzone sono stati gli Elii, che, intervistati al “Giffoni Film Festival” hanno preso le difese della propria “Cara ti amo”, considerata non volgare, al contrario di uno dei pezzi più celebri dei Club Dogo. Faso dichiara: “E’ vero che Cara ti amo contiene ‘parole forti’, ma la volgarità non è nell’uso delle parolacce ma dei messaggi. A mio parere uno che dice che ‘..per ridurre lo stress fumo un po’ e gioco a Pes‘ dà un messaggio ai giovani che fa schifo al cazzo…

Gué Pequeno non le manda a dire e batte forte il ciglio (…). La veemenza e, permettete, la violenza della sua espressione-cinguettio non merita commento. Di solito le reazioni dovrebbero essere ponderate e, aggiungiamo noi, “giocate” un po’ meglio. Una zuffa di strada, questa, capace solo di fare rumore e di non far trionfare nessuno.

(foto by facebook)