C’è chi era in carne e già talentuoso, come Marco Mengoni, chi invece con molti capelli e la stessa mira tagliente di oggi, come Elio e le Storie Tese. Poi c’è anche chi la gavetta o, comunque, i primi veri passi, li ha fatti su un palcoscenico televisivo. La carriera di Emma Marrone parte dal piccolo schermo, con una diversa acconciatura, un diverso modo di cantare (più pop e meno graffiante rispetto agli ultimi tempi), l’identico imbarazzo di fronte a critiche e/o giudizi da parte del pubblico. Sono passati dieci anni, cifra tonda: la bionda salentina (ieri meno bionda di oggi) era già una vera Superstar…
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Ieri poco femminile, oggi troppo…?
Daniele Bossari era l’Alessandro Cattelan di Italia Uno. Superstar è stato il primo vero talent Show legato all’universo canoro: erano gli anni in cui lo stesso Pippo Baudo tentava un percorso simile (speriamo non si offenda) con programmi scouting tipo “Destinazione Sanremo“. Competizioni, gare, giovani talenti allo sbaraglio (o quasi). Emma Marrone, ormai principessa del pop rock all’italiana oltre che direttore artistico di Amici 12 (Squadra Bianca), debuttava sul palcoscenico canterino nell’anno 2003.
“Tre per tre…“
Questo filmato è tratto da Superstar, in cui l’interprete di “Amami” concorreva. Oggi, come ieri, il brano scelto non poteva che essere un grande successo di anni, tra l’altro, nemmeno troppo lontani: Culture Club, “Karma Chameleon“. Non male la sua esibizione: curiosa l’obiezione posta, “Non sei molto femminile“. In questi dieci anni di carriera altre volte qualcuno ha dubitato sul suo essere un tipo “mascolino”. Conseguenza? Commozione, in pieno stile Talent Show della prima ora. Risultato finale? Si accende la luce rossa della telecamera, Emma inizia a cantare e alla fine si becca un bel 9 dalla giuria. Un maschiaccio vincente, non c’è che dire.
(Foto Screenshot by Dailymotion)
