Atmosfera sincera e appassionata. Poesia che diventa musica e musica che diventa poesia. Sonorità pop ed eleganti. Un mix di vintàge e modernità interpretativa. No, non si tratta di un momento di eccessiva dolcezza, anche se ci starebbe proprio bene, considerato che la canzone che ha portato fortuna a Renzo Rubino (giovanissimo ragazzone pugliese) s’intitola “Bignè”, brano con il quale Renzo è risultato tra i vincitori dell’edizione 2011 del festival “Musicultura“. Più di un cantante, in grado di stupire il palcoscenico e il pubblico dell’Ariston: “Il postino” promette benissimo…
Un istrione a Sanremo
Scomodiamo Charles Azanvour, sapendo di esagerare. Ma questo Renzo Rubino gioca benissimo con la musica e quel che sbalordisce è che riesca a farlo bene, nonostante la sua ridente carta d’identità. Piovono i complimenti dal mondo della rete, digitali missive in quantità industriale per uno come lui che a Sanremo porterà un pezzo intitolato “Il postino (Amami uomo)”. Il biglietto da visita, tocca ripetersi, è dolce e soave…
Bignè, è stata la canzone più votata dal pubblico radiofonico di Radio 1 Rai. La sanremese “Il postino” è, invece, un brano ispirato alla storia vera di un uomo che lascia famiglia e lavoro per amare un altro uomo: qualcuno ha scritto che è la storia a rovescio di “Luca era gay” di Poviana memoria. Solito chiacchiericcio pre-festivaliero… Questa è tutta un’altra storia: il video presente sul sito della Rai è ancora il più visto, con quasi 40mila views. E pensare che su Facebook è già stato creato l’evento “Uniti per Renzo“!
Curiosità? Almeno un paio: il brano sanremese vanta la collaborazione di Marcello Farneschi, arrangiatore, direttore d’orchestra e amico di Domenico Modugno. E Andrea Rodini, che ha partecipato al talent show X-Factor nel ruolo di vocal coach di Morgan, quando scoprì Renzo Rubino, dichiarò: “Non ho mai trovato un artista di 21 anni che abbia la forza e l’originalità di questo qui…”
(foto by facebook)