C’aveva provato un anno fa, anche qualcosa di più. Il brano “Libera” (per dir la verità, bellissimo e parecchio sanremese) non aveva convinto la Commissione artistica. Ilaria Porceddu vive da sempre nell’intensità. Lo avevamo capito già a X-Factor. Ha una grandissima dote: il suo messaggio passa, il nostro schermo buca, è terribilmente viva. Era successo così qualche anno fa all’allora Talent targato Rai Due: continua oggi, a un passo da Sanremo Giovani. Piccola grandissima fanciulla, capace di emozionare, attraverso quel che vuole fare da quando era bambina: la musica…
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Innamorata di De Andrè, ha aperto, in passato i concerti di big della nostra canzone come Ron e Gino Paoli. E’ stata molto in alto, grazie al Talent Show. Poi, alla ricerca di un’identità che probabilmente già esisteva. Forte e decisa. Come una tigre in abito da sera. Libera: “Butto i tuoi fiori di plastica sul punto metto una virgola indosso un vestito rosso… tacchi sul mondo che scivola, smalto sulla luna timida porto a volare me stessa…“. Perfettamente calata nella parte di cantautrice moderna, tessitura vocale aggraziata, interpretazione convinta e coinvolgente. Non sappiamo se vincerà, ma lei, come gli altri giovani del Festival rappresentano un’ottima immagine tricolore. Partiva così la nostra Ilaria, bellissima, intensa, commovente…
Il futuro è già qui, Ilaria tenta la carta italiana a 360°, pur di stare In equilibrio. Raro ascoltare al Festival qualcosa con connotazione regionalistica, è successo recentemente con Davide Van De Sfroos, tanti anni fa con i Tazenda (sardi anche loro, toh!). “Giro, vivo in equilibrio sul filo, leggera come un coriandolo, sopra i tuoi occhi che danzano e amami adesso perché all’alba ripartirò…“. A noi questo pezzo piace, Ilaria vi arriva dopo un lungo lavoro: adesso sarebbe stupido affermare che merita la vittoria, ci limitiamo a dire che merita di essere osservata e ascoltata con cura. Un talento vivo.
(foto by facebook.it)
