Paul McCartney: “Ci sentivamo minacciati da Yoko Ono”

Paul McCartney racconta a “Rolling Stones” le tensioni nel rapporto che i Beatles avevano con Yoko Ono:  “Viveva in mezzo a noi. Rimaneva in studio anche mentre registravamo”.

«Sì, è vero. Noi Beatles ci sentivamo minacciati da Yoko Ono. Era una presenza impegnativa. Stava sempre con noi. Si sedeva sugli amplificatori e rimaneva in studio anche mentre registravamo»: non si trattiene stavolta l’ex Fab Four, John Lennon, e come un fiume in piena racconta i retroscena di un rapporto (quello tra i Beatles e Yoko Ono) le cui tensioni in molti pensavano fossero alla base dello scioglimento della band.

In una lunga intervista rilasciata al magazine americano Rolling Stone in cui racconta il presente e ricorda qualche chicca del passato: «Nessuno di noi permetteva alle proprie compagne di rimanere in studio – prosegue McCartney – non perché fossimo sessisti, ma semplicemente perché stavamo stretti. Lei invece rimaneva lì, in mezzo a noi. Sopportavamo, ma non era facile», si sentivano minacciati dalla sua presenza e lo dice senza mezzi termini Paul McCartney che vuole chiarire definitivamente la situazione.

«Mi sono convinto del fatto che l’amore di John per quella donna era giusto. Era inutile continuare a opporre resistenza. Mi ci è voluto un po’, ma era quello che dovevo fare. Oggi io e Yoko siamo amici. Mi piace Yoko… è così Yoko», ha ammesso Mc Cartney sorridendo, per poi chiudere «Yoko e Olivia (la vedova di George Harrison) sono membri onorari della band. Anche loro hanno fatto parte dei Beatles». Se non altro perchè stare vicino ad un membro della band, vuol dire scrivere un pezzo della storia dei Beatles. John Lennon iniziò la storia con Yoko Ono dopo il divorzio con la prima moglie Cynthia. La coppia si conobbe nel 1966 all’anteprima di una mostra di lei a Londra, ma iniziarono a frequentarsi nel 1968 fino al suo assassinio.

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