AC/DC a Imola, il popolo del rock riunito per l’unica tappa italiana del tour [VIDEO/FOTO]

Erano 92.000 le persone che ieri hanno riempito l”Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per il concerto degli AC/DC. Si è riunito “il popolo del rock”, dai nostalgici degli esordi della band (risalenti agli anni “70) al pubblico più giovane, che magari ha scoperto il gruppo recentemente, grazie all”album Rock or Bust. Sul palco una delle formazioni che hanno fatto la storia della musica internazionale, sebbene alcuni membri del gruppo, ovvero Malcolm Young (alle prese con i suoi problemi di salute) e Phil Rudd (agli arresti domiciliari), siano stati sostituiti da Stevie Young e Chris Slade.

“Cerchiamo di fare del nostro meglio per non scontentare nessuno, ma inserire anche qualcosa di nuovo, dove possibile”, queste le parole di Angus Young, storico chitarrista degli AC/DC, usate durante un”intervista con Andrea Rock rilasciata per Virgin Radio poco prima del concerto. Così è stato. In scaletta non sono mancati classici, ma anche pezzi più attuali: T.N.T., Rock or Bust, Back in Black, Dirty Deeds Done Dirt Cheap, Thunderstruck, ma anche Play Ball e Have a drink on me, questo solo per citare alcuni pezzi eseguiti sul palco.

I fan non hanno temuto il caldo o la folla “oceanica”, alcuni di loro hanno raggiunto l”autodromo già il giorno prima dello show, mentre altri, muovendosi con più ritardo, sono stati disposti ad affrontare traffico e file chilometriche per raggiungere la città emiliana. Ma alla fine ne è valsa la pena. Non capita davvero tutti i giorni di assistere ad un concerto di artisti come gli AC/DC nello Stivale, anzi: il gruppo non suonava in Italia dal 2010.

La dura prova per Stevie Young, nipote di Malcolm, che ha dovuto affrontare lo spinoso compito di sostituire un “pilastro” come lo zio, è stata degnamente superata. Così come il batterista Chris Slade, che comunque dal 1989 al 1994 ha fatto parte della band, è riuscito a non far avvertire troppo l”assenza di Phil Rudd, condannato a otto mesi di arresti domiciliari per possesso di droga, minacce di morte ad un ex assistente, senza dimenticare il suo tentativo di assoldare un killer. Nonostante le varie vicende personali dei singoli componenti, quindi, gli AC/DC hanno dato l”ennesima dimostrazione di non essere solo un nome legato al passato, ma di aver ancora molto da offrire al pubblico e tanto da insegnare ai colleghi più “giovincelli”.

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