Telefono Rosa: Carmen Consoli canta con Emma, Elisa, Nannini, Nada e Irene Grandi

E’ davvero per un nobile scopo che Carmen Consoli ha deciso di “chiamare a raccolta” grandi protagoniste della scena musicale italiana come Gianna Nannini, Elisa, Irene Grandi, Emma Marrone e Nada: è con loro, infatti, che “la cantantessa” ha deciso di sfruttare la forza della musica e dell’arte per apportare un contributo importante alla lotta contro ogni forma di violenza sulle donne. Dal 29 maggio, infatti, sarà possibile sentire in radio una versione speciale de La signora del quinto piano, brano estratto dall’ultimo album della Consoli, L’abitudine di tornare, rielaborato grazie alla collaborazione di queste straordinarie cantanti (in fondo all’articolo riportiamo la versione originale di Carmen).

Il pezzo è una denuncia che Carmen ha deciso di inserire nel suo ultimo disco, già ricco di tematiche sociali importanti, per non dimenticare il delicato problema del femminicidio. Sei donne (prima ancora che star), sei modi diversi di vivere la propria femminilità e la propria arte, sei talenti uniti per sostenere concretamente chi è in difficoltà. Sì, perché il loro non è un gesto meramente simbolico: tutti i proventi della vendita de La signora del quinto piano #1522 (Universal Music), disponibile su iTunes, saranno infatti devoluti a favore del Telefono Rosa.

Per questo motivo al titolo del singolo di Carmen si aggiunge quel numero speciale, 1522, ovvero il numero nazionale antiviolenza di genere, del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. La notizia di questo progetto è stata annunciata ufficialmente in un giorno particolare, ovvero oggi, 28 maggio, a due anni esatti di distanza da quando la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la Convenzione di Istanbul, primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per proteggere le donne contro qualsiasi atto di violenza.

Carmen, tra le altre cose, è Ambasciatrice dell’Associazione Nazionale Telefono Rosa e ha dichiarato, come riportato nell’intervista pubblicata su Repubblica.it: “La questione è prima di tutto culturale: ci sono ancora, nel nostro paese ma non solo, situazioni in cui la donna è trattata come una bestia. Per combatterle alla radice la cultura è l’arma più forte ma mi rendo conto che è un processo lungo e difficile. Per cui bisogna essere pratici e questa iniziativa serve a far sapere che esiste un’associazione che si chiama Telefono Rosa che può aiutare le donne in difficoltà, e soprattutto che contattarlo è facile: basta fare un numero di telefono, il 1522.

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