Syria canta Gaber: chapeau!

Da Tessa Rose Jackson al K-Pop di Girl’s Generation, da Giorgio Gaber ai Marta sui tubi. E pare quasi di ascoltare la radio, una bella radio. Sensibilità musicale molto variegata quella di Cecilia Cipressi. Se andate sulla bacheca Facebook di Syria (sappiamo che andate spesso!) scoprirete un mondo di musica “meticcia”. Anche per questo la cantante romana dimostra di essere un’artista completa, una voce riconoscibile che sin da subito si fece apprezzare dal palcoscenico del Festival di Sanremo. L’ultimo album “Scrivere al futuro” (davvero molto bello) mostra una donna matura, lontana dalle ultime esperienze legate all’elettronica… A noi piace!

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Dove c’è cuore, c’è arte

Molteplici collaborazioni, dai Club Dogo ai Baustelle, sino alle amiche Dolcenera e Laura Pausini. Una carriera cominciata giovanissima e proseguita nel tempo con grandi soddisfazioni. Meritate. Syria non ha mai deluso le attese del proprio pubblico: lanciata da una cover di Loredana Bertè (“Sei bellissima”), ha condotto una carriera fin qui colma di buone esperienze. Attrice teatrale, un cameo al cinema in “Manuale d’amore 2”, protagonista nel format “Star Academy”. Lo ripetiamo, l’ultimo disco “Scrivere al futuro” è un insieme felice di musica e parole, un album scritto di pancia, romantico e “incuriosente”. Da sempre una timbrica coinvolgente e profonda, frizzante in brani come “Fantasticamenteamore” (Biagio Antonacci) e “L’amore è” (Jovanotti), terribilmente intensa in altre occasioni, come questa…

“Se io sapessi scegliermi un’amante, se io sapessi veramente distinguere un delirio idiota da uno intelligente, se io sapessi se sia meglio essere fedele e in ossequio alla morale rinunciare tranquillamente a una scopata celestiale…“. Ogni commento sarebbe superfluo. Gaber era Gaber. Anzi, è Gaber. Syria è probabilmente una della poche voci femminili in grado di cantare il Signor G, destando interesse e suscitando emozioni forti. Non è mica obbligatorio citare solo Patti Smith. Italica esterofilia.