Il ritorno di Nek al Festival di Sanremo è stato davvero sensazionale. Dopo diciotto anni di assenza (l’ultima volta nel lontano 1997 con la canzone Laura non c’è, che si è piazzata settima nella categoria Nuove proposte) Filippo ha convinto il pubblico dell’Ariston con l’energica Fatti avanti amore. Si è classificato secondo, alle spalle del trio vocale Il volo con Grande amore, ma viene considerato il vincitore morale di questa edizione. Per questo motivo i fan non vedono l’ora di ascoltare il suo nuovo album (distribuito da Warner Music Italia) dal titolo Prima di parlare. Allora il cantante ha deciso di anticipare l’uscita che sarà il prossimo 3 marzo e non più il 10, come annunciato in precedenza: “Avete vinto voi – ha scritto su Twitter – Prima di parlare è anticipato al 3 marzo”.
Il disco conterrà la canzone sanremese (vincitrice del premio come Miglior arrangiamento ed il premio della sala stampa radio e tv Lucio Dalla), la cover di Se telefonando di Mina (con la quale Nek ha trionfato nella serata del giovedì di Sanremo) e altre dieci tracce: Credere di amare, Resistere, Nati insieme, Quello che non sai, Io ricomincerei, Con le mani chiuse, Fuori pericolo, Invisibile, Il tuo vero nome, Sono arrivato qui. Sicuramente una bella sorpresa per tutti i suoi sostenitori che non stanno più nella pelle.
Gli stessi che il giorno dopo la fine della manifestazione si sono scatenati sui social network per protestare contro il televoto dell’ultima puntata, visto che molti sms sono stati rifiutati. In realtà sarebbe stato un problema generale e non solo del cantautore di Sassuolo: “Il numero dei televotanti – ha spiegato il direttore di Rai Uno Giancarlo Leone durante l’ultima conferenza stampa – quest’anno è stato superiore rispetto alle medie degli ultimi anni: oltre 700.000 voti, il triplo della solita media dei Festival. Nei 20 minuti dell’ultima gara questo meccanismo ha creato un imbuto di importanti proporzioni, con conseguente incapacità di gestione dei flussi telefonici, ma è stato un errore che ha riguardato tutti ed è irrilevante”.
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