Gli artisti sono come i pugili. Hanno sempre il desiderio, la voglia di fare un altro round. Sono sordi, hanno difficoltà a sentire la campana: lo abbiamo visto, recentemente, con Francesco Guccini e Ivano Fossati. Ora tocca a Vasco Rossi che, dopo i vari problemi di salute, medita un clamoroso ritorno live. Il palcoscenico è sempre stato la sua dimensione naturale, uno spazio rovente a disposizione del suo popolo. A trent’anni da Sanremo e dalla sua Vita spericolata ecco anche l’ipotesi di un progetto televisivo: dopo Celentano, Morandi e Pupo, potrebbe essere arrivato il suo momento…
Accanto ai terremotati
L’ultimo è un bellissimo gesto: Albachiara per i ragazzini di Finale Emilia. Una speranza a quattro ruote, uno scuolabus, per la precisione. Vasco, da sempre molto affezionato alla cittadina colpita dal terremoto (lo scuolabus è rimasto sotto le macerie), ha pensato bene di intervenire. Ora sembra in ripresa, si sta rimettendo da quello che su Facebook definisce “infortunio”. Medita di tornare allo spettacolo dal vivo (stadi, teatri o palasport?) e fa un pensierino al tubo catodico, magari per la tarda primavera: sarebbe singolare andare in Tv, proprio per il trentennale della sua partecipazione a Sanremo, con la celebre “Vita spericolata“…
C’aveva azzeccato coi pronostici, in questi trent’anni ne ha combinate davvero tante, buone per la maggior parte. L’idea di provare la “carta televisione” pare quasi un azzardo, anche se lui confida di avere le idee chiarissime a riguardo: sceneggiatura, autori, presentatore, comico e regista. Oltre, chiaramente, al produttore, quel Bibi Ballandi molto caro ai vari Morandi, Fiorello e Celentano. Difficile immaginarselo davanti alle telecamere. Ultimamente si è specializzato nei clippini, intuendo per primo la forza smisurata dei messaggi sul web. Monologhi colmi di grinta, qualche sassolino tirato fuori dalle scarpe e musica. Tanta musica: spericolata e gradevolissima.
(foto by kikapress.com)
