I media internazionali sono letteralmente sobbalzati di fronte a questa notizia. E’ vero, oggi i Take That non hanno la stessa ‘potenza’ degli One Direction, giusto per citare la boyband più in voga, ma il loro glorioso passato e la loro non troppo lontana reunion aveva lasciato presagire un destino differente. Invece no, perché il cantante (e ballerino) britannico Jason Orange ha annunciato il suo addio alla band. La speranza, mista a difficoltà, di cooptare Robbie Williams per nuove avventure insieme ha acuito i piccoli grandi problemi in seno alla formazione pop nata nel 1990. Considerando la carriera (in parte) solista di Gary Barlow, pare adesso legittimo ipotizzare l’epilogo dei TT…
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La fine dei Take That?
I Take That perdono una delle loro colonne, perché ogni band è come un palazzo: se cade una delle assi portanti, la conseguenza naturale è l’immediata precarietà. Hanno rappresentato la boy band di maggior successo nella storia, l’addio di Jason Orange è di quelli più duri da digerire. L’ANSA riporta queste dichiarazione: “Sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato nel corso di questi anni, i migliori della mia vita, ma non voglio impegnarmi in un nuovo album. Dico grazie ai miei fan, sempre stupendi e fedeli“.
Dal canto suo la formazione britannica ha commentato laconicamente la decisione di Jason di passare la mano. Raccolte dal Mirror le dichiarazioni a caldo dei ‘reduci’ TT, Gary Barlow, Mark Owen and Howard Donald: “Avevamo preso coscienza delle riserve di Jason già un paio di anni fa, ma speravamo che dandogli il tempo e lo spazio desiderato, potesse cominciare a sentirsi in modo diverso. (…) Gli saremo sempre grati per il suo entusiasmo e la sua dedizione. Il suo addio costituisce una perdita enorme“.
In conclusione, è vero che il marchio resta (è stato così per svariate band internazionali), ma tolti Robbie e Jason e con Gary a ‘mezzo servizio’, sembra difficile programmare un futuro. E’ la fine dei Take That o, comunque, di tutto quello che insieme hanno rappresentato per milioni di fan sparsi per il mondo.
(foto by facebook)
