Metallica, “Rock in Roma” e il delirio di 32 mila fan scatenati [VIDEO]

Non c’è rosa senza spine. E infatti l’epilogo del concertone dei Metallica a “Rock In Roma” vede qualcosa come 5.000 autovetture praticamente ferme lungo le strade adiacenti l’Ippodromo delle Capannelle. Fuori accade (anche) questo. Ma l’entusiasmo è tanto, grosso come quello dell’immediata vigilia: vagando per la città è capitato di scorgere cartelli sui vetri dei negozi con su scritto “Riapriamo domattina, siamo dai Metallica. Tutto questo intorno alle 19. Kirk Hammett ha venduto cara la pelle, due ore di show per le migliaia e migliaia di spettatori accorsi alla sua serata, sua e dei suoi ‘ragazzi’. Da “Battery” a “Master of Puppets”, da “The Unforgiven” a “Sad But True”, da “One” a “Fade to Black”. Che bel baccano, Robert Trujillo è scatenato, la folla capitolina si emoziona e ringrazia i leggendari Four Horsemen…

Si parte con Morricone

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Ieri sera l’attesissimo concerto dei Metallica al Rock in Roma ha richiamato nella capitale 32.000 fan da tutta Italia. Pubblico trasversale per la band, repertorio di classici per un concerto che non si allontana dalla tradizione: La musica di Ennio Morricone – accompagnata dalle immagini del cinema di Sergio Leone – apre il concerto. Il Maestro è ‘richiamato’ dalle atmosfere di “The unforgiven”, la serata si adagia sopra un palco essenziale, con un piano sopraelevato e tre maxischermi in HD che permettono anche da lontano di apprezzare ogni particolare dell’evento. A proposito della rosa priva di spine citata in testa all’articolo, l’inedito “Lords of Summer” è una di quelle cosa che piace meno, motivo in più per privilegiare una setlist di grandi classici. Kirk Hammett lo sa.

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I Metallica non hanno deluso le attese e, al di là degli oltre 30 mila di Capannelle, il successo è dovuto all’argento vivo steso addosso ad ogni componente della band. Mirabili i cambi di ritmo di “Fade to black”, limpidi e praticamente perfetti i virtuosismi di “Orion” (brano strumentale, ndr.). A giudicare dagli umori della folla, è forse “One” il pezzo che attecchisce di più: introdotto da alcuni rumori di spari, è poi accompagnato da pirotecnici giochi di luce. Chapeau per quello che, a oggi, è ancora il più importante gruppo rock-metal del mondo.

(foto by facebook)