Rolling Stones, a Roma è festa per 70 mila: il report del concerto [FOTO + VIDEO]

Dal Colosseo al Circo Massimo. E’ ufficiale, i Gladiatori hanno cambiato residenza. La macchina del tempo non c’entra, siamo nel 2014 ed è una bellissima serata romana. I Rolling Stones hanno conquistato l’arena capitolina, lo hanno fatto tra una lingua di fuoco e una fiammata di rock, quello vero, quello inimitabile. 70 mila persone hanno assistito al grande evento firmato “Rock in Roma”, tutti pronti a incitare un Mick Jagger mai domo. Lui che, nel corso della serata si lascia andare ad un pronostico in chiave calcistica: “L’Italia vincerà la Coppa del Mondo, eh? In bocca al lupo per martedì. Penso che la partita finirà 2-1 per Italia“. Tu chiamala, se vuoi, captatio benevolentiae. No, nulla di tutto questo, la verità è un’altra, è quella di una canzone del lontano 1969: “You can’t always get what you want”. Stavolta è andata diversamente, qui a Roma ci siamo presi tutto quello che volevamo. E tutto è andato come doveva andare. Rotolando sul rock…

Circo Rock (al massimo)

La tappa italiana del “014 On Fire” parte molto presto. Già alle 16 erano 30 mila le persone entrate nell’area del Circo Massimo. E a due ore all’inizio dello show, il numero era praticamente raddoppiato. Roma abbraccia Mick Jagger, Ronnie Wood, Charlie Watts, Keith Richards e tutti i musicisti della band. Non una qualunque, i Rolling Stones. La partenza è tutta un fuoco: “It’ s only Rock Roll”, “Let’s spend The Night together”, poi l’atmosfera si copre di romanticismo con “Streets Of Love”.

Quattro amici sul palco

La lunga passerella che va, profonda, verso il pubblico è un po’ come il passaporto del tempo: Mick Jagger si avvicina alla folla del Circo Massimo e sembra (quasi) quello dell’epoca aurea degli Stones. Un concerto probabilmente irripetibile, irrinunciabile (c’è chi ha pagato 80 euro, chi molto di più, piegandosi alla macchina del bagarinaggio), con la gente rimasta fuori dall’area che, pur di riuscire a scorgere un pezzo del maxi-schermo, ha pensato bene di arrampicarsi su semafori e cartelloni pubblicitari. Intanto lui, Mick, gira, salta e balla come un orso ammaestrato: colleghi ben più giovani restano al centro del palco come statue di marmo greco. Chapeau.

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La scaletta

Setlist come da programma anche qui al Circo Massimo, se escludiamo il brano scelto dai fan (“Respectable”, ndr.). La folla ascolta e osserva quello che si aspetta: da “Start Me Up” a “Honky Tonk Women”, da “Sympathy For The Devil” a “Brown Sugar”, sino a “Tumblin’ Dice” e “Jumpin’ Jack Flash”. Anche i meno colti in materia cantano e si emozionano sulle note di “Gimme Shelter” (attualissima, non c’è che dire) e “Satisfaction”: quadra il cerchio che si chiude, la magia di una notte rock può lasciare spazio alla realtà.

(foto by facebook)