Andrea Pellizzari aka Mr. Brown è “The man with the mac” per i bambini di Haiti

Esistono vari tipi di note stonate. Non solo quelle musicali. Raccontare la verità è sempre musica. Raccontare e raccontarsi fa bene, perchè aiuta a conoscersi. Qui non c’è una band in tour o il cast del prossimo Sanremo. C’è un uomo inglese con tanto di trench che ha avuto una bella pensata: Andrea Pellizzari aka Mr. Brown torna in tutti i negozi di dischi (su iTunes e con Tv Sorrisi & Canzoni) con “The man with the Mac“, seguito del fortunatissimo “Mr. Brown is Back In Town” (quasi 60.000 copie vendute). L’ex Iena ha scritto il testo e fatto da supervisore attivo e totale a tutta la produzione: una roba clamorosa…

PREMESSA: “The man with the Mac” è stato cantato, come il precedente, dai bambini delle Case orfanotrofio NPH in Haiti: il ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Francesca Rava — NPH Italia Onlus per i bambini di Haiti. Chi guarda le cose solo in superficie ricorda Andrea Pellizzari al fianco di Simona Ventura e del suo amico Fabio Volo, quando era al tavolo della prima edizione de Le Iene. Io l’ho conosciuto qualche mese e ora non potevo che cercarlo: parliamo di Haiti, del suo progetto, di musica, di Tv…

A settembre sei tornato ad Haiti per vedere la Baby House costruita grazie anche ai fondi raccolti con il CD “Mr Brown Is Back In Town”. Certo che non ti fermi mai, eh..

Sei mesi di lavoro in quell’occasione: è il progetto che non si ferma, non solo io. Ci metto la faccia, l’impegno, le idee e, fortunatamente, non sono solo. Questa volta ho avuto l’onore e il piacere di lavorare con Sir Bob Cornelius Rifo e con Marco Salom, che ha diretto il videoclip di “The man with the Mac”. In passato ha collaborato con Elisa, Ligabue, Paolo Conte, Jovanotti…

In questo secondo disco c’è anche la mano della Banda della Marina Militare. Mi piace molto quando MR. Brown dice: “The life is fun and games“…

Gli inglesi dicono “the life is not fun and games” che poi è l’equivalente del nostro “questa casa non è un albergo”. Vedi, questo disco vuole essere un messaggio positivo, a tutto tondo: io sono stato 10 giorni ad Haiti, ho visto disagio di bambini che vivevano nell’immondizia. Nonostante tutto, sorridono e giocano, come se niente fosse. Davanti a tutto questo non puoi fermarti, dev agire, fare qualcosa. Ho ricevuto molte porte in faccia (anche dagli amici), per migliorare il nostro lavoro sono anche andato alla ricerca di sponsor: calcola che oltre 100 persone hanno lavorato a questo secondo disco.

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Si vede il risultato, non solo buoni propositi o buone intenzioni…

Beh, certo.. Non bastano le intenzioni. In questi casi non basta avere un volto conosciuto e riconoscibile, non basta essere Sean Penn o Andrea Pellizzari (con le dovute proporzioni). Ci vogliono grosse professionalità dietro a un progetto di questo tipo, non bisogna accontentarsi di fare “solo beneficenza”. La qualità è sempre alla base di qualsiasi lavoro, soprattutto se lo fai col cuore.

Stai facendo molta promozione, oggi sei con noi e domani sarai a Radio Deejay… E in Tv?

La Tv non ama raccontare il mondo del sociale, non più di tanto. Secondo certi dirigenti o certi autori, questi prodotti non fanno ascolto. Dipende tutto dalla qualità, a mio avviso. Quello di “The man with the Mac” è un messaggio positivo, l’ho già detto, nessuno si lagna, i bambini capiscono quello che si sta facendo per loro. Il risultato è tutto tranne che sofferenza o piangersi addosso… Io lo definisco “un progetto anarchico”, un modo di ribellarsi alla Tv di oggi, ai contenuti che passano quotidianamente le varie emittenti.

A me ricordi Naoto Date, L’uomo tigre. Lottava contro i cattivi, per aiutare i bambini dell’orfanotrofio…Che dici?

Carino, si. Può essere, chi lotta contro qualcosa è sempre un po’ anarchico

Claudio Baglioni con O’ Scià ha messo insieme decine e decine di colleghi per un progetto comune, per sensibilizzare le istituzioni sul fenomeno dell’immigrazione clandestina e sul destino di Lampedusa..

Grande iniziativa. Io sono apertissimo alle collaborazioni, alla partecipazione. Non solo Bob Cornelius Rifo e Marco Salom, ma anche alcuni dj del mondo della notte mi sono venuti incontro (Tommy Vee, ad esempio): hanno fatto dei remix sulla base del primo disco. Sto lavorando a qualche idea “collettiva”, magari per Natale. Vedremo. Intanto, e questo te lo dico in esclusiva adesso, il 20 dicembre andrà in onda su Italia 2 “The man with the Mac”. Sono felicissimo di questa cosa.

Chiudiamo con la musica a 360°… Cosa pensa il dj Andrea Pellizzari della musica in TV?

Una volta dicevano (e continuano a dirlo) che la musica in tv non deve andarci, perchè non funziona. Mah.. Ballando con le stelle, Amici, Sanremo, X-Factor, Io canto, Tale e Quale Show, adesso arriva anche The Voice… Una vera rivoluzione, oggi la tv è musica e cucina. Il resto fa volume. A proposito di X-Factor, amo di più questa versione, rispetto alle prime edizioni: si dava più spazio alla storia personale dell’artista-concorrente e poco al talento. A tratti sembrava il Grande Fratello! e pensare che il rock ‘n roll è storicamente il racconto del talento attraverso la musica dei protagonisti. Nella musica delle vicende dell’artista non dovrebbe importare poi così tanto.

Grazie, Andrea! ringrazia anche Mr. Brown da parte nostra…

Grazie a te, davvero. Appena lo vedo ve lo saluto!

(ph Alfredo Bosco – Stefano Guindani Photo)

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