“Così lontano, come fosse uno scherzo del destino, come dentro ad una nuvola di fumo…“. Giuliano Palma (con il brano “Così lontano”, ndr.) è stata una delle sorprese felici della seconda serata del Festival di Sanremo, calo degli ascolti, ma spettacolo musicale con alcuni miglioramenti rispetto alla prima puntata. Giuliano sarà l’ottavo Big ad esibirsi stasera sul palcoscenico del Teatro Ariston, farà compagnia ad altri tredici campioni in gara: l’abbiamo incontrato poco fa in albergo, in attesa delle ultime prove. Con lui, Matteo Brancaleoni per un nuovo appuntamento del Sanremo Cafe…
Giuliano Palma a Sanremo 2014: “Avevo voglia di una svolta“
“Non cambio rotta, certo, ma a questo punto della mia carriera non posso neppure permettermi di trascurare le opportunità che mi capitano. Mi ero un po’ stufato dei Bluebeaters, di quel ‘giochino’ di cover, questo nonostante la preziosa di collaborazione al progetto da parte di Gino Paoli. Avevo voglia di rimettermi in gioco. (…)
E’ stato quasi un caso ritrovarsi qui al Festival di Sanremo: in passato ci avevo già provato, questa volta è andata bene. Essere qui è sempre stato uno dei miei pallini, ora ci sono e da qui parte un progetto, fatto di un disco di inediti e tante altre cose…“.
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I Talent Show
Continua la chiacchierata tra Matteo e Giuliano Palma, che in attesa di tornare a esibirsi al Teatro Ariston, spende una parola sull’universo dei talent show. “Mario Biondi è uno di quelli che ha fatto successo senza dover per forza passare da Sanremo. I talent show possono, da questo punto di vista, essere un grande aiuto, un grande sostegno. Sia per i talenti emergenti, sia per le stesse case discografiche che fanno molti sforzi per gestire coloro che escono da quel mondo. E’ vero che partecipare a quel tipo di programmi rischia di deludere una serie di aspettative che giovani artisti possono avere non appena escono e si buttano sul mercato discografico…”
“Ci sono tanti cantanti che, come me, hanno optato per un percorso diverso, parallelo. In quel modo puoi comunque conquistarti il tuo pubblico, attraverso piccoli concerti, serate nelle piazze: sono situazioni che ti forgiano, ti arricchiscono, ti incoraggiano e alimentano quel po’ di gratificazione che serve per sopravvivere in questo mestiere…”
(foto LaPresse)
