X-Factor 6, il “terzo uomo” è Alessandro: la community esplode

Seconda puntata di X-Factor. No, nessuna cronaca: #iologuardosucieloperchenonhosky. Però una cosa mi preme rimarcarla oggi, 2 novembre 2012: l’avevo detto. Alessandro Mahmoud si è fermato. Cito me stesso, la cosa peggiore che si possa fare in questi casi: “Alessandro, bene Master Blaster, lui è bello come il sole ed elegante come fosse a Pitti uomo. Sembra un anchorman indiano (non vince, tranquilli)“. L’avevo detto…

Alessandro, per te X-Factor finisce

Giovedì è stato il momento del debutto ufficiale di Alessandro come concorrente di X-Factor 6. L’onestà è dalla nostra parte: mi era piaciuto in Master Blaster, pezzo che adoro, pezzo portato al successo dal genio di Stevie Wonder. Però in questo format sono alla disperata ricerca della ‘X’. L’elemento che possa aiutare un artista a non diventare una meteora. Beh, anche in questa occasione, il pur bello e bravo a me non ha entusiasmato. Tutt’altro che intimidito dalla sua prima performance, Alessandro ci ha catalputati nel groove di Name and number dei Curiosity Killed The Cat. Trascinante, senza dubbio. Morgan ha detto, al termine dell’esibizione: “Tu sei un cantante funky, che significa avere groove ed essere cool“. Frase ad effetto, ma non basta. Non può bastare. La prima parte del pezzo, ad occhi chiusi, sembrava imitazione di qualcosa di già sentito (parlo della interpretazione). Poi si è lasciato andare, si è scatenato: nessuna sbavatura, nessun calo. Sarà che le cose limpide e vicine alla perfezione non vincono quasi mai. Sarà lo sguardo un po’ assente, una timidezza mai nascosta: fatto sta che io l’avevo capito una settimana fa che Alessandro (a X-Factor) sarebbe stato una comparsa.

Giù di polemiche e chiacchiere!

Della serata parleremo domenica sera. Adesso mi “acchiappa” la sfida finale tra Alessandro e Romina: di lei avevo detto “fa uscire (bene) Morgan come un discografico consumato…vuoi vedere che questa va avanti?“. La community di X-Factor 6 è su di giri per l’eliminazione di Mahmoud. C’è chi dice: “uno sbaglio già agli home visit di Simona che aveva scelto Nicola al posto di Alessandro” (martinaf1987). “Ma come si fa a far uscire Alessandro me lo spiegate? soprattutto quando dentro ci sono persone come le Donatella ( mia nonna canta veramente meglio di loro, visto che nel canto fanno schifo)!!” (bellachicco). “Romina paga colpe non sue (una canzone che piace ai non molti cui piacciono i Duran) e sue, perché fare la piangini non paga sempre, evidentemente. Anche continuare a mostrare una mal celata invidia per Chiara (a lei danno Purple Rain e a me no, uffi uffi) non funziona, anzi, aliena noi aggueritissimi fans di Chiaretta nostra, che riesce ad incantarmi in una delle più brutte cover dei Beatles sentite finora” (timshel). Infine, Beaver1 dice: “Simona Ventura non ha scelto Alessandro agli homevisit e l’ha distrutto dicendo che faceva troppi ghirigori con la voce … preferendo uno pseudo sosia di Battisti. Se avesse voluto far conoscere meglio Alessandro, avrebbe dovuto selezionarlo per tempo“.
Mi sembra tutto rispettabile, condivisibile. E mi fa impazzire il fatto che X-Factor faccia discutere come il Sanremo dei bei tempi: se esistesse un “Dopo X-Factor”, Pippo Baudo ci si butterebbe a pesce! altro che dopo-Festival… Un’ultima cosa: un plauso al look di Elio, vero protagonista di questa edizione. In tanti si sono sprecati a fare paragoni estetici, soprattutto questa volta. Io abbasso il livello: a me ricorda Drupi. Baci