I commenti in rete sono, come spesso capita, discordanti. C’è chi dice che i pezzi del nuovo disco sono un po’ troppo lunghi, chi, invece, talmente entusiasta dal dichiarare: “Tanto so già che sarà un discone“. Esce domani il nuovo album degli Alice In Chains, “The Devil Put Dinosaurs Here”. La band ancora oggi rappresenta un vera e propria icona della scena grunge e del panorama rock mondiale, pionieri di un genere che in tanti provano ad abbracciare, ma in pochi riescono veramente a stringere.
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“Sarà un disco diverso dagli altri…“
Jerry Cantrell, lo storico chitarrista della band, è apparso subito entusiasta riguardo la nuova creazione degli Alice. “The Devil Put Dinosaurs Here” è per lui un album totalmente diverso da quello che è stato fatto sino ad ora: segue “Black gives way to blue” (pubblicato nel 2009, più di un milione di copie) ed è lontano non solo temporalmente da questo. Le sonorità sono rispettate, non è un cambio di rotta quello del gruppo, l’identità si conserva, anche grazie al timbro scuro e incisivo di William DuVall, voce che ha saputo raccogliere la pesante eredità di Layne Staley…
La tracklist completa dell’album
Pretty Done
Voices
The Devil Put Dinosaurs Here
Lab Monkey
Low Cailing
Breath On A Window
Scalpel
Phantom Limb
Hung On A Hook
Choke
Accanto al front-man Staley, ecco Sean Kinney e Mike Inez, per un disco che è stato registrato interamente a Los Angeles con il produttore Nick Raskulinecz: dodici tracce tra cui già si sono fatti apprezzare i singoli estratti “Stone” e “Hollow”. Un mese fa le parole (amare) di Jerry Cantrell e Sean Kinney, chitarrista e batterista degli Alice in Chains: “Non escludiamo a priori che The Devil Put Dinosaurs Here possa rappresentare il capitolo finale nella nostra carriera“. Parole che pesano come una pietra gigantesca. Stone, appunto.
(foto by kikapress.com)
