Andrea Nardinocchi, videoclip “Le pareti” [VIDEO]

A guardarlo così questo videoclip sembra essere uscito fuori dalla mente di David Lynch. Paragone azzardato, direte voi, ma il giovane Andrea Nardinocchi mostra di avere spalle grosse per sostenere questa nostra “uscita”. Dopotutto, l’importante è esagerare, cantava il grande Jannacci.

Ne avevamo parlato già qualche giorno fa, ci torniamo perché proprio oggi è stato deciso di pubblicare il video sulla pagina Facebook dell’artista e di renderlo visibile (su Vevo) solo per 48 ore. Scelta curiosa e coraggiosa, atta a premiare la solerzia dei fan più sfegatati, con l’impegno ad avvicinare sempre più adepti al mondo di Andrea…

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Un video che sfrutta al massimo semplici ambientazioni e paesaggi di un bosco, ma che riesce a giocare (e bene) sul fattore tridimensionale. Un colpo al cerchio e uno alla botte, se volessimo ridurre il tutto: altra ottima trovata è quella, musicalmente parlando, di legare più generi, con l’incrocio tra l’elettronica e il pop, unito al pregevole rap di Danti, che “entra” nella storia con tempistica perfetta. Non è il primo esempio di commistione di sound diversi tra loro, del resto per rapper e frestyler è oggi quasi necessario aprirsi alla musica leggera. E’ successo ad Agliardi ed Emis Killa, Fedez e Francesca Michielin (giusto per fare un paio di esempi recenti).

L’attesa è finita

Nardinocchi aveva deciso di pubblicare ben 4 teaser come antipasto e di relegare alla pagina Facebook il videoclip completo, anche per dare stimoli diversi e per sfruttare il meccanismo partecipativo della rete. Ora abbiamo anche l’opportunità di apprezzare al massimo l’uomo dei Two Fingerz (Danti, ndr.), che si prende lo spazio nella seconda parte della canzone. Risultato positivo, testo da non sottovalutare: “..non capisco se questa stanza si fa piccola oppure sono io che sto diventando grande, scrivo sui fogli con piuma e inchiostri, quando avrò finito i fogli troverò altri posti, scriverò sulle pareti, quando avrò finito le pareti attaccherò post-it su post-it su post-it su post-it…“.

(foto by Vevo)