Amici, il nome d’arte di Kumo deriva da una tragica esperienza: “Rischiai di morire”

Il ballerino di Amici Kumo ha raccontato per la prima volta la sua storia e svelato il significato del suo nome d’arte

Nel corso del daytime di Amici, andato in onda giovedì 5 ottobre, il ballerino Kumo si è lasciato andare a confidenze private con i suoi compagni, svelando un retroscena doloroso della sua vita.

In veranda Kumo, all’anagrafe Tiziano Coiro, ballerino di Emanuel Lo, racconta ai suoi compagni Holden (cantante di Rudy Zerbi) ed Ezio (allievo di Anna Pettinelli) l’origine del suo nome d’arte. Commosso ed emozionato, il giovane danzatore ha rivelato che è legato ad un evento drammatico della sua vita.

Amici, Kumo racconta il significato del suo nome d’arte e l’evento drammatico a cui è legato

Nella casetta di Amici gli allievi si stanno conoscendo e stanno consolidando il loro legame: nell’ultimo daytime è toccato al ballerino Kumo, svelare alcuni dettagli della sua vita. In un momento di pausa dalla lezioni, i cantanti Ezio e Holden si sono avvicinati al giovane, che era da solo in veranda.

Confidandosi con i compagni, Kumo ha raccontato come è nato il suo nome d’arte. Circa cinque anni fa, il cantante ha avuto un serio incidente in cui ha rischiato di morire a causa di un collasso polmonare.

Amici, Kumo svela il significato del suo nome d'arte
Amici, Kumo racconta il drammatico incidente da cui è nato il suo nome d’arte (velvetmusic.it -mediasetplay.it)

“Persi il rene, ci furono 5 minuti in cui rischiai di morire”. Il giovane ha passato un periodo ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma, da solo, perché i genitori per ragioni di sicurezza potevano vederlo solamente da lontano: “Ero maggiorenne, i miei genitori però non potevano venire a trovarmi, mi vedevano solo da una finestrella perché ho avuto un collasso polmonare e poteva esserci il rischio che mi attaccassero qualcosa”.

Il ballerino ha raccontato che, nel corso di questi momenti difficili ha avuto delle visioni. “In ambulanza, in sala operatoria, dentro la mia stanza di ospedale ho visto ragni”. La visione l’ha segnato profondamente, tanto da decidere di farlo diventare il suo nome d’arte.

“Quando sono tornato a Gaeta, raccontai questa storia a un’amica appassionata di manga e lingua giapponese. Lei cercò su google translate come si dicesse ragno in giapponese e la versione italianizzata del significato è Kumo”, ha svelato il cantante. “Lì è morto Tiziano ed è nato Kumo. Da quel momento è diventato il mio nome d’arte, ne sono molto fiero perché mi ricorda quello che ho passato”

I compagni gli hanno mostrato molta vicinanza e si sono detti concordi nell’affermare che il nome abbia un bellissimo suono, specialmente se associata a un ballerino. Tiziano ha anche una ragnatela tatuata sulla spalla, in ricordo di quel periodo drammatico, da cui tuttavia ha tratto molta forza.