Claudio Baglioni contro Striscia la Notizia: l’esito del primo round

Primo esito in tribunale della sfida legale tra Claudio Baglioni e il TG satirico di Canale 5 Striscia la Notizia, la sentenza del primo processo

Il tam tam mediatico che ha visto Striscia la Notizia scagliarsi contro Claudio Baglioni con una serie di servizi satirici interamente dedicati al cantautore mediatico è finito in tribunale. E la prima sentenza è favorevole alla squadra di giornalisti di Antonio Ricci. Striscia la Notizia infatti ha ottenuto l’archiviazione della querela presentata dal cantante a proposito del libro Tutti poeti con Claudio, scritto a margine di una serie di servizi che per diverso tempo avevano preso di mira Baglioni, le sue canzoni – tutte sottoposte a una ferrea analisi del testo.

Claudio Baglioni vs Striscia la Notizia

Una vera e propria campagna quella di Striscia la Notizia che per diverso tempo aveva dedicato molti servizi non solo alle canzoni di Baglioni, ma anche ai suoi concerti, ai suoi ingaggi, ai rapporti dell’artista con alcune società di organizzazione di spettacoli. Sotto lente erano finite diverse collaborazioni non solo artistiche di Baglioni a cominciare da quella con il Festival di Sanremo, un altro dei temi ‘cari’ alle inchieste di Striscia la Notizia e dei suoi giornalisti.

Baglioni aveva presentato una querela presso il tribunale di Monza dopo la pubblicazione di Tutti poeti con Claudio. Dispensa essenziale per il poeta moderno.

Il libro è un e-book che analizza moltissime canzoni di Baglioni trovando frequenti analogie tra i suoi testi e la produzione di numerose opere di una certa importanza. Da Francis Scott Fitzgerald – autore de Il Grande Gatsby – a Cesare Pavese, Oscar Wilde e molti altri. In definitiva il libro si poneva come obiettivo lo scopo di dimostrare che alcuni dei testi più famosi di Baglioni erano in realtà dei plagi.

Di qui la querela per diffamazione: presentata nei confronti dell’autore e regista della trasmissione Antonio Ricci ma anche per i conduttori coinvolti nel corso delle varie edizioni del programma. E dunque  Ezio Greggio, Enzo Iacchetti, Gerry Scotti e del Mago Casanova, impegnato come inviato in alcuni dei segmenti della trasmissione.

La querela di Baglioni chiedeva il sequestro del libro in quanto “in parte non veritiero, in parte frutto di una manipolazione”.

Ricci si era difeso con una serie di dichiarazioni pubbliche sostenendo di avere semplicemente raccolto testimonianze e segnalazioni in gran parte depositate da fan del cantante difendendo il diritto di satira e di espressione.

Antonio Ricci autore e patron di Striscia la Notizia
Antonio Ricci autore e patron di Striscia la Notizia – Credit ANSA (velvetmusic.it)

La decisione del GIP

A distanza di un anno dal deposito della querela il giudice per le indagini preliminari della procura di Monza Elena Sechi ha disposto l’archiviazione della denuncia di Claudio Baglioni nei confronti di Striscia la Notizia. Anche se si tratta di un provvedimento solo parziale. Delle due accuse, oltre alla diffamazione anche quella di stampa clandestina, è stata archiviata solo quest’ultima, risultata secondo il giudice priva di fondamento.

Antonio Ricci ha immediatamente diffuso un comunicato nel quale canta vittoria: “Il Gip di Monza ha disposto l’archiviazione dell’ipotesi di “stampa clandestina”, respingendo le istanze di Baglioni che voleva mandare a processo Antonio Ricci anche per il solo fatto di avere diffuso il libro in questione. Il Tribunale, per contro, ha riconosciuto che il libro, tanto nella versione digitale, quanto in quella cartacea, non può essere considerato uno stampato clandestino ed ha quindi archiviato questo capo d’accusa”.

Gerry Scotti, anche lui oggetto di querela da parte di Claudio Baglioni
Gerry Scotti, anche lui oggetto di querela da parte di Claudio Baglioni – Credit ANSA (velvetmusic.it)

Il libro resta sotto sequestro

Ma la sfida tra Baglioni e Ricci continua. Dopo la sentenza hanno parlato anche gli avvocati del cantante, Andrea Pietrolucci e Gabriele Minniti: “I difensori del Maestro Claudio Baglioni, ritengono sufficiente precisare che per  quanto concerne il principale reato di diffamazione, la Procura, riconoscendo la sussistenza del reato, ha sequestrato la versione digitale del libro e tutte le relative registrazioni delle puntate di “Striscia la Notizia” incriminate e ha già notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad Antonio Ricci e agli altri indagati. Quanto invece alla residua accusa di stampa clandestina, è stata esclusa la destinazione del libro cartaceo ad un numero indeterminato di soggetti e solo per tale ragione è stata disposta l’archiviazione”.

Questo il testo affidato dai legali all’ufficio stampa del cantautore. La querelle dunque va avanti.

Soprattutto dopo le dichiarazioni di Antonio Ricci dello scorso anno che aveva contestato a Baglioni l’idea di querelare per diffamazione anche i suoi conduttori… “Persino Gerry Scotti…. Che è un pacioccoso – aveva dichiarato l’autore di Striscia – non capisco invece perché non ha querelato Michelle Hunziker, che era di fianco a Gerry e non si è mai dissociata dai nostri servizi. Siamo partiti da segnalazioni fatte da molte persone, in gran parte ascoltatori di Baglioni, iun qualche caso persino suoi fan. La Procura è stata davvero celere nel far sequestrare il libro e mi è sembrata un’operazione liberticida”.