Foo Fighters, Roger Taylor (Queen) parla di suo figlio Rufus

Si avvicina la data del ritorno ai concerti per i Foo Fighters ma non c’è ancora l’ufficialità di chi prenderà posto alla batteria, tra i candidati anche Rufus Taylor il figlio del batterista dei Queen Roger

L’attesa per il ritorno alla dimensione live dei Foo Fighters si fa sempre più spasmodica considerando che la band ritorna dal vivo dopo la tragica scomparsa di Taylor Hawkins avvenuta lo scorso anno a Bogotà a causa di un’overdose di farmaci e painkillers.

Foo Fighters, riserbo e incertezza

I nomi dei potenziali candidati che avrebbero potuto prendere il posto di Taylor Hawkins sono molti. Travis Barker dei Blink 182, Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers… ma entrambi sembrano già in piena attività con le loro band.

Matt Cameron dei Soundgarden ha recentemente smentito di essere stato chiamato dai Foos. E il riserbo intorno alla band, che ha appena realizzato un nuovo singolo e annunciato un album, è massimo. Ufficialmente dietro la batteria sul nuovo album But Here We Are c’è di nuovo Dave Grohl. Ripetendo uno schema alle spalle del disco d’esordio della band, quando Grohl suonava praticamente tutti gli strumenti prima di aggiungere a uno a uno tutti i componenti della band così come li conosciamo ora.

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Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters, scompars a soli 50 anni (ANSA) – Velvetmusic

Rufus e Roger Taylor

Tra i batteristi frequentemente avvicinati al futuro dei Foo Fighters anche Rufus Taylor, membro dei Darkness e figlio di Roger Taylor fondatore dei Queen.

È stato proprio Taylor padre a parlare del figlio in questa prospettiva: “Se ne parla molto – ha detto – ma certezze non ce ne sono. Sicuramente Rufus è stato straordinario sia a Londra che a Los Angeles quando ha suonato con i Foo Fighters nei due show per celebrare Taylor. I Darkness lo hanno reso un musicista completo, potente, versatile. È bravo. Davvero molto bravo”.

Certo, sarebbe una grande occasione: “Rufus ama molto i Foos, ma se possa davvero entrare a farne parte non lo so. Sono d’accordo con Dave Grohl quando dice che la band è legata a doppio filo ad Hawkins. Era un buon amico, una persona davvero speciale. Per quanto mi riguarda ho il suo numero sul mio telefono. Ogni tanto lo vedo e mi verrebbe voglia di chiamarlo e parlarci un po’. Ci mancherà enormemente. Non riusciremo mai a fare a meno di lui e del suo ricordo”.