Gualazzi: “Happy Mistake” sound meticcio e avvolgente…

Parla poco e suona tanto. Un tipo da night club, timido, arroccato su sè stesso, non per questo criticabile. Certo, all’epoca dei social network pare quasi anomalia quella di stare “sotto le righe”. Raphael Gualazzi preferisce il rigo musicale, il pentagramma allo stato puro: si mette al piano e parte la magia. Da poco fuori il suo ultimo lavoro, un progetto di 13 canzoni dal titolo “Happy Mistake” che si è fatto apprezzare per sonorità “meticce”, a cavallo tra blues, soul e jazz. Le Puppini Sisters a dare un tocco di colore e tanta voglia di cercare quel sogno accennato a Sanremo: ti basta, Raphael…?

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Sarà anche introverso, potrà anche non piacere a tutti (di base è jazz e il jazz non fa per le masse), ma Gualazzi ce la mette sempre tutto, si cala nella parte (di sè stesso) e appoggia convinto le dita sul pianoforte: un appeal black e un candore di chi ha tutta l’aria di essere nato per farlo. “Happy Mistake” è un disco maturo, completo, di quelli che vanno ascoltati due o tre volte per essere apprezzati appieno. Il trio a cappella Puppini Sisters regala colore e brio, mentre l’interprete francese Camille Dalmais porta estro e acuisce l’eleganza di Raphael…

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L’album è uscito il 14 febbraio, di tempo ne è passato: sono passati due anni e una fortunata tournée dai tempi del suo primo lavoro, “Reality & Fantasy“, adesso questo giovane (poco) guascone che sembra essere uscito da un film di Tornatore prepara un tour internazionale, si parte il 28 marzo dal “Café de la Danse” di Parigi e si prosegue con il “Gran Teatro” di Roma il 28 aprile. Giusto un mese dopo. E quanto tempo, ancora…

(foto by kikapress.com)