
Lola Young celebra l'accettazione di sé in Messy: un viaggio tra identità, relazioni tossiche e ADHD
Lola Young è emersa come una delle artiste più promettenti della scena musicale britannica, conquistando il grande pubblico nel 2024 con il brano “Messy”. Questa canzone ha rapidamente guadagnato popolarità, scalando la Top 10 della classifica globale di Spotify e diventando una delle hit più trasmesse, anche in Italia. La sua viralità è stata ulteriormente amplificata da TikTok, dove è stata utilizzata in milioni di video, attirando l’attenzione di influencer e celebrità come Kylie Jenner e Sofia Richie Grainge.
un inno alla complessità dell’identità
“Messy” non è solo una canzone accattivante; rappresenta un inno alla complessità dell’identità e delle relazioni tossiche, affrontando temi delicati come l’ADHD, di cui la stessa Lola ha parlato apertamente. Nata nel 2001 a Beckenham, nel sud di Londra, ha ricevuto la diagnosi di ADHD recentemente, un aspetto che si riflette profondamente nel testo della canzone. La sua musica, un mix di influenze culturali derivanti da una madre inglese e un padre cino-giamaicano, si traduce in un sound unico e in un messaggio potente.
esplorazione delle emozioni
Il testo di “Messy” è un viaggio attraverso le emozioni e le contraddizioni dell’essere umano. La canzone inizia con una forte espressione di frustrazione: “Sai che sono impaziente, quindi perché mi hai lasciato ad aspettare fuori dalla stazione quando c’erano tipo meno quattro gradi?”. Questa apertura immediata cattura l’ascoltatore, evidenziando il tema dell’attesa e dell’incomprensione in una relazione. Lola si confronta con le aspettative degli altri, sentendosi giudicata per chi è e per come si comporta.
Il ritornello è un atto di ribellione contro gli stereotipi, con affermazioni come: “Perché sono troppo disordinata, e poi sono troppo fottutamente pulita”. Queste parole evidenziano il conflitto interiore che molte persone, specialmente quelle con ADHD, possono provare. La difficoltà di trovare un equilibrio tra le aspettative esterne e la propria autenticità è un tema centrale. Lola esprime il desiderio di essere accettata per chi è realmente, senza dover conformarsi a standard non realistici.
il simbolo della lotta contro l’ADHD
La lotta di Lola Young con l’ADHD non è solo un aspetto personale, ma diventa un simbolo per molti che si sentono fuori posto nella società. L’ADHD è frequentemente accompagnato da una valutazione negativa da parte degli altri, con commenti che possono sembrare banali, ma che, nel contesto di una relazione tossica, assumono un significato profondo: “Mi hai detto: ‘Trovati un lavoro’, poi mi hai chiesto dove diavolo sono stata”. Qui, l’artista mette in luce l’incoerenza del partner, suggerendo che spesso le critiche ricevute sono il riflesso delle insicurezze altrui.
La canzone continua a esplorare la fragilità dei sentimenti, con frasi come “Odi quando piango a meno che non sia quel periodo del mese”. Questa affermazione mette in evidenza un altro aspetto importante: l’invalidazione emotiva. Le persone con ADHD, come Lola, possono sentirsi amplificate nel loro dolore e nella loro vulnerabilità, ma spesso gli altri non comprendono la loro realtà. La frustrazione di non essere capiti e supportati può portare a una maggiore solitudine.
un messaggio universale di accettazione
Lola Young non si limita a descrivere il dolore, ma invita anche a una riflessione profonda sulla propria identità. La sua musica è un invito all’accettazione di sé stessi, alle imperfezioni e alla bellezza del caos che spesso caratterizza la vita. La ripetizione del ritornello, “Voglio essere me stessa, non è permesso?”, è un’affermazione potente che risuona con chiunque abbia mai lottato per trovare la propria voce in un mondo che sembra volerci omologare.
In “Messy”, Lola Young riesce a trasformare le sue esperienze personali in un messaggio universale che parla di vulnerabilità, frustrazione e, soprattutto, accettazione di sé. La sua abilità di connettersi con gli ascoltatori attraverso una narrativa sincera e diretta la distingue nel panorama musicale attuale. La canzone non è solo una critica di una relazione tossica, ma un manifesto di autodeterminazione e autenticità, che invita a celebrare le imperfezioni e le sfide che ci rendono unici.
Il successo di “Messy” e l’impatto che ha avuto su un pubblico vasto dimostrano quanto sia importante affrontare temi come l’ADHD e l’accettazione di sé. In un’epoca in cui la salute mentale è al centro del dibattito sociale, la musica di Lola Young emerge come una voce forte e chiara, capace di dare spazio a conversazioni essenziali.