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Lucrezia Borgia: la regina della vendetta all'Opera di Roma
Dal 16 al 23 febbraio, l’Opera di Roma si prepara ad accogliere un’opera che promette di affascinare e sconvolgere il pubblico: “Lucrezia Borgia” di Gaetano Donizetti. Questa rappresentazione segna il ritorno del capolavoro donizettiano al Teatro Costanzi, dopo ben 45 anni dalla sua ultima esecuzione. A dirigere l’orchestra sarà Roberto Abbado, un nome di spicco nel panorama musicale contemporaneo, affiancato dalle voci di Lidia Fridman e Angela Meade, che si alterneranno nel ruolo del titolo.
La visione di Valentina Carrasco
La regista argentina Valentina Carrasco, già nota per il suo lavoro innovativo e audace, ha descritto Lucrezia come una figura da temere, “spietata e orrenda”, in netto contrasto con l’immagine storica di una donna saggia e misurata. Carrasco sottolinea l’importanza della maschera nella rappresentazione della protagonista, un simbolo della sua complessità: “La maschera di una donna è sacra come il volto di un uomo”, afferma, richiamando l’attenzione su come Lucrezia utilizzi questa corazza per nascondere sia la sua mostruosità che la sua vulnerabilità. In questo modo, la regista reinterpreta il personaggio, presentandolo come una figura femminile che, pur essendo vittima delle circostanze, diventa anche vittimaria.
La trama e i personaggi
L’opera “Lucrezia Borgia” è stata composta nel 1833 su un libretto di Felice Romani, ispirato all’omonima tragedia di Victor Hugo. Quest’ultima ha contribuito a creare l’immagine di Lucrezia come una femme fatale, una donna avvelenatrice con un passato oscuro e criminoso. La trama si concentra sul rapporto tra Lucrezia e il suo figliastro Gennaro, il quale ignora la vera identità della madre. La storia, ricca di intrighi e passioni, si snoda attraverso momenti di grande intensità emotiva, alternando toni grotteschi e patetici.
I principali interpreti dell’opera includono:
- Alex Esposito nel ruolo di Alfonso I d’Este
- Enea Scala come Gennaro
- Daniela Mack nel ruolo di Maffio Orsini
Le scene sono curate da Carles Berga, mentre i costumi sono opera di Silvia Aymonino e le luci di Marco Filibeck. Il Coro dell’Opera di Roma, diretto da Ciro Visco, arricchirà ulteriormente la performance con la sua presenza scenica e vocale.
L’eredità di Lucrezia Borgia
La figura di Lucrezia Borgia, storicamente figlia illegittima del cardinale Rodrigo Borgia, è stata spesso soggetta a interpretazioni diverse nel corso dei secoli. La sua reputazione di donna avvelenatrice e manipolatrice è stata alimentata da numerose opere letterarie e artistiche, rendendola un simbolo della femminilità pericolosa e ambigua. Nonostante la sua fama, la storia di Lucrezia è anche quella di una donna costretta a navigare un mondo dominato dagli uomini, dove la sua intelligenza e la sua forza venivano frequentemente sottovalutate.
Roberto Abbado, direttore principale della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, vanta una carriera di successo nei più prestigiosi teatri del mondo. Ha diretto la prima esecuzione assoluta di opere contemporanee e rielaborazioni moderne di capolavori del passato. Il suo talento è stato riconosciuto con il Premio Abbiati nel 2008 come Miglior direttore d’orchestra, e il suo ritorno all’Opera di Roma, dopo il successo di “Madama Butterfly” nel 2023 e della prima esecuzione di “Bandiere Nere” nel 2022, è atteso con grande interesse.
In questo contesto, “Lucrezia Borgia” non è solo un’opera da ascoltare, ma un’esperienza da vivere, dove la musica di Donizetti si intreccia con una regia audace e una drammaturgia avvincente. La rappresentazione promette di esplorare le profondità dell’animo umano, il potere e la vulnerabilità, in un viaggio emozionante che non mancherà di lasciare il segno nel cuore dello spettatore.