Il padre di Victoria gestisce il fatturato dei Maneskin e per questo riescono a ricevere 50.000 euro a testa. Eppure le entrate sono più alte
Il gruppo di Monteverde, Roma, è famoso per aver avuto i suoi sordi sotto le metropolitane della capitale italiana, ma dal 2016 ha iniziato un’attività professionistica che lo ha portato a un successo senza precedenti. Rock nudo e crudo come quello dei Maneskin è difficile da trovare di questi tempi e, forse, il loro successo più grande, pur avendo ricevuto una miriade di premi, è stata la consacrazione data loro da parte di Mick Jagger.
“Sono stupito dal fatto che la più grande rock band del momento sia italiana”, ha affermato di loro il frontman dei Rolling Stones e proprio per queste qualità ha scelto loro per poter aprire il concerto di Nevada, durante il No Filter Tour del 2021. A partire dal 2018, erano iniziate ad arrivare le prime premiazioni, partendo da quella per gli WMA e per i SEAT. Nel 2021, poi, con Zitti e buoni è arrivata la conferma sul palco dell’Ariston, dove vinsero il Festival di Sanremo.
Tutti questi passaggi sono stati contornati da grandi successi nei tour anche internazionali, i quali hanno portato i Maneskin ad avere un fatturato esorbitante. Eppure, a ognuno di essi toccano appena 50.000 euro dei tanti fondi che entrano nelle loro casse. Questa spartizione è figlia di un accordo avuto fra tutti i componenti e viene gestita dal padre di Victoria, il quale senza pesare troppo sulle casse della migliore rock band del mondo gestisce il Maneskin Empire.
I quattro componenti della rock band sono molto legati fra di loro e questa è una delle tantissime qualità che li contraddistinguono. Tutti ci auguriamo il meglio per loro e per i rapporti fra che hanno instaurato, caratterizzati da una dose di successo spartita in maniera identica, come anche le loro entrate.
L’accordo di dividere il fatturato per quattro, quindi con il 25% di entrate per ognuno dei componenti, li ha portati ad avere appena 50.000 euro a testa, a fronte dei 2,1 milioni di fatturato calcolato per il 2021.
I costi di 1,8 milioni, per il merchandising e i vari servizi di management che hanno ricevuto, hanno pesato e non poco sul 2021, ma il meglio sembra debba ancora venire. Infatti, la società gestita dal padre di Victoria, la Maneskin Empire, possiede un saldo di ben 3,5 milioni all’attivo. Ma il meglio arriverà con il bilancio del 2022, il quale metterà in evidenza quanto l’exploit del 2021 ha fatto capitalizzare loro.
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