Il cantante napoletano Geolier ha esordito recentemente sul palco dell’Ariston e ha riscosso un successo incredibile anche all’estero.
Reduce dal successo riscosso al Festival di Sanremo, in cui il cantante è arrivato in seconda posizione con il brano I P’ ME, TU P’ TE, Geolier è nella vetta degli ascolti streaming nazionali ed internazionali. Emanuele Palumbo, in arte Geolier, esordisce nel modo discografico con il primo singolo in collaborazione con Nicola Siciliano, P Secondigliano, canzone pubblicata su YouTube il 19 aprile 2018 e diventata in poco tempo virale sul web e sui social media.
Al successo del primo singolo, seguono altri brani come Queen, remixata poi l’anno dopo da Madman per il suo MM Mixtape Vol.3. Fin dagli esordi. Geolier mostra fin da subito l’intento di rappare in dialetto napoletano, componendo musica mainstream con testi in grado di raccontare la realtà del suo territorio natale. A settembre del 2018 collabora anche con Peppe Soks per il singolo di quest’ultimo, E’ Guagliun.
La fama crescente del rapper lo porta a collaborare con grandi nomi come Lazza nel brano NESSUNO per l’album SIRIO, Clementino in Desaparecidos e Black Pulcinella per il singolo di Shablo, Cuore, in compagnia di Coez. Geolier riesce a salire nel 2023 sul palco della Red Bull 64 Bars Live insieme ad artisti di fama internazionale come Noyz Narcos, Rose Villain, Marracash, Luchè, Lazza e Miles.
Recentemente, il rapper napoletano è apparso sui titoli principali del The Sunday Times, uno dei principali quotidiani britannici. L’articolo esalta l’operazione artistica portata avanti dal cantante, il quale dona valore al proprio dialetto lanciandolo sulle piattaforme musicali mondiali. Il giornale britannico si riferisce anche alle contestazioni che il rapper ha ricevuto a Sanremo per il testo del suo brano I P’ ME, TU P’ TE, soprattutto da chi ritiene che il testo in napoletano non fosse adeguato al palco della kermesse musicale.
Agli attacchi ricevuti negli scorsi giorni, Geolier risponde con un secco «L’hip hop è slang, gergo e linguaggio di strada e devi rispettare quelle radici quando scrivi», giustificando la sua scelta artistica di utilizzare la lingua napoletana per i suoi testi. Il The Sunday Times sottolinea come il dialetto dei testi del rapper, sia in realtà ricco di parole derivate dal francese e dallo spagnolo, le quali risalgono al 18esimo secolo del regno borbonico di Napoli.
L’articolo sottolinea, inoltre, come il napoletano venga universalmente riconosciuto come una lingua a sé stante, poiché dotato di una grammatica originale e diversa dalla lingue italiana. Con artisti come Geolier, la città di Napoli sta vivendo un periodo di crescente conquista della scena artistica internazionale, il quale ha dato vita ad uno stile hip hop estremamente popolare e riconoscibile.
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