Beppe Vessicchio ha rilasciato una lunga intervista, nella quale si è soffermato anche su un particolare episodio avvenuto durante Sanremo.
Il Festival di Sanremo non è lo stesso senza Beppe Vessicchio. Stiamo parlando forse del direttore d’orchestra più amato d’Italia, un personaggio particolare, un po’ enigmatico e allo stesso tempo tremendamente affascinante. A sorpresa il celebre musicista è intervenuto durante la settantaquattresima edizione della famosa kermesse canora condotta da Amadeus.
Questo nonostante avesse annunciato in precedenza che stavolta non avrebbe preso parte alla prestigiosa manifestazione che si svolge in terra ligure. Alla fine Vessicchio ha diretto i Jalisse, che mancavano dal Festival da ben 27 anni. Un momento che ha decisamente alzato l’asticella dell’entusiasmo del pubblico, introdotto da Fiorello in versione mago.
Al maestro napoletano, dunque, è stato riservato uno spazio, d’altronde sarebbe triste non vedere più l’immenso Beppe fra le mura del teatro Ariston. L’arrangiatore classe ’56, che il prossimo 17 marzo raggiungerà la soglia dei 68 anni di età, è stato in grado di segnare la storia della musica italiana a modo suo. E non solo, perché Vessicchio ha fatto breccia nel cuore di milioni e milioni di spettatori.
Il tutto anche grazie alla sua semplicità: parliamo, infatti, di un uomo che non pretende gloria, a lui bastano le sue emozioni e un sorriso carico di energia positiva. Nel corso degli anni il direttore d’orchestra partenopeo è diventato un punto di riferimento indiscutibile, tant’è che fu coinvolto in numerose edizioni del Festival di Sanremo. E ovviamente di aneddoti da raccontare ne ha a valanga.
Il musicista ha perso il conto di quante volte conduttori e conduttrici hanno pronunciato il suo nome, nella frase cult “Dirige l’orchestra il Maestro Beppe Vessicchio“. Brividi, ricordi che non tramonteranno mai. Un percorso lunghissimo e assai soddisfacente, durante il quale non sono mancati anche episodi particolari.
A tal proposito, Vessicchio ha ripercorso la propria carriera televisiva in un’intervista rilasciata ai microfoni di ‘Rockol.it’, soffermandosi pure sul Festival di Sanremo che, dal suo punto di vista, è stato il più divertente in assoluto. Il riferimento, entrando più nello specifico, è all’accompagnamento del brano ‘La terra dei cachi‘, firmato da Elio e le Storie Tese.
I membri del noto gruppo musicale dissero al maestro Beppe di voler arrivare ultimi in classifica, era il 1996. Poi, però, il cantautore Stefano Belisari e i suoi compagni di viaggio trovarono un espediente che permise loro di ottenere un fantastico secondo posto.
“La sera in cui i cantanti in gara dovevano riproporre soltanto un minuto della loro canzone, Elio e le Storie Tese aggirarono il regolamento riproducendo il brano al triplo della velocità. Fatta la legge, trovato l’inganno“, svela Vessicchio. Un’idea che in seguito si è rivelata geniale, partorita da degli artisti tanto eccentrici quanto brillanti. E uno come Beppe Vessicchio fu senz’altro di grande aiuto.
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