In un post pubblicato sui suoi canali social Vasco Rossi ha espresso tutto il suo dolore per l’amico che si è spento. Fan in lacrime.
L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno, a dare la notizia è stato proprio Vasco Rossi, che ha voluto dedicare al 66enne scomparso da poco un messaggio sui social, per celebrarlo e ricordarlo. “Caro Ciciui, mi mancherai moltissimo. Sarai sempre vivo dentro il mio cuore!”, scrive trattenendo a stento l’emozione. Non tutti lo conoscevano, forse i fan più incalliti sì, visto che ha ispirato uno dei più grandi successi del rocker di Zocca.
Sarebbe lui infatti l’Alfredo di Colpa d’Alfredo, quello che ha fatto perdere un sacco di occasioni a Vasco, per intenderci – citando la canzone. “È sempre stato dalla mia parte anche quando molti mi voltavano le spalle”, spiega il cantautore sottolineando non solo come si sia trattato di una figura fondamentale all’interno della sua vita ma anche di una spalla incrollabile nei momenti più duri. Commozione tra i fan per la sua morte, il dolore è immenso.
Muore Andrea Giacobazzi a 66 anni, la dedica di Vasco sui social: “Mi mancherai moltissimo”
Un post da brivido quello che ha pubblicato Vasco Rossi solamente qualche ora fa sui social, allegato a un video dei suoi leggendari concerti andati in scena a Modena. Un fratello, un amico, una colonna portante: Andrea Giacobazzi si è spento all’età di 66 anni lasciando un vuoto incolmabile. Per il rocker di Zocca c’è sempre stato: “Andrea è sempre stato dalla mia parte anche quando molti mi voltavano le spalle, quando i più facevano finta di non conoscermi e non credevano in quello che facevo”, ammette.
Oltre al fatto, noto tra i fan, che era stato lui a ispirare la canzone Colpa d’Alfredo, giocò un ruolo importante anche nella progettazione degli incredibili live messi in piedi nella città emiliana: “Lui insieme a Marengo (a Modena) mi sono sempre stati vicini. Questo vorrei ricordarlo perché so che lui ci teneva”, scrive Vasco e poi nella chiosa finale aggiunge: “Last but not least. Lui è stato tra i primi ad avere la ‘visione’ di quello che poi è diventato ‘MODENA PARK’“.
