Sanremo, Al Bano appoggia gli agricoltori: “Voglio i trattori sul palco” | ESCLUSIVA

Assente dal palco del Festival di Sanremo, Al Bano si dice favorevolissimo alla manifestazione degli agricoltori sul palco dell’Ariston

Una delle notizie che ha tenuto banco nel corso degli ultimi giorni a Sanremo e dintorni è la potenziale visita al Festival di una delegazione di agricoltori che potrebbero arrivare nella città dei fiori.

Al Bano difende la protesta degli agricoltori
Al Bano difende la protesta degli agricoltori – Credits ANSA (velvetmusic.it)

Per la verità la delegazione di manifestanti già presenti in Liguria è molto folta: agricoltori che lavorano tra le terrazze delle due riviere coltivando su un territorio tutt’altro che semplice le primizie della regione… Basilico, pesche, uva per i vini DOC come Vermentino e Pigato.

Agricoltori a Sanremo

Quando due giorni fa Amadeus e Fiorello, durante la conferenza stampa di presentazione del Festival, si sono detti pronti ad accogliere la protesta dei trattori sul palco, i contadini che erano già alle porte di Roma si sono immediatamente organizzati. E una cinquantina di trattori, dalla Lombardia e dal Piemonte, sono scesi verso Sanremo.

Inutile sottolineare che a Sanremo, dove esiste uno dei mercati florovivaistici più importanti del mondo che alimenta un indotto ricchissimo, tutti vogliono che la protesta degli agricoltori sia ascoltata dal palco dell’Ariston. E non si tratta solo di una questione di solidarietà ma anche politica. Perché uno dei primi sponsor del Festival, con investimenti molto ingenti, è proprio l’industria agricola dei fiori di Sanremo.

Ma a guardare in modo affettuoso la protesta sono anche moltissimi cantanti. Alcuni dei quali sono impegnati un po’ per passione e un po’ per seconda attività alla produzione di vino o di piccole eccellenze agricole.

Al Bano solidale con gli agricoltori

Al Bano sotto questo aspetto è un esempio assoluto. Da anni la sua tenuta di Cellino San Marco produce olio, vino e frutta. Una passione che il cantante ha ereditato dal padre e dal nonno, contadini.

Inutile sottolineare che Al Bano guarda alla protesta degli agricoltori sostenendola in modo deciso: “Certo che voglio gli agricoltori e i trattori sul palco del Festival – esordisce il maestro – credo che Amadeus abbia fatto benissimo ad ascoltare la protesta e ad aprire una porta. Personalmente posso solo ricordare quello che è successo nel 1984 quando il grande Pippo Baudo, che in quell’occasione ebbe una intuizione straordinaria, portò sul palco gli operai dell’Italsider di Genova che stavano rischiando il posto di lavoro dando loro voce. Era giorni che protestavano fuori dal teatro. Ne avevano scritto tutti i giornali. Lui li fece parlare. Una scelta corretta”.

ItAl Bano, 17 volte a Sanremo, sei delle quali sul podio
ItAl Bano, 17 volte a Sanremo, sei delle quali sul podio – Credits ANSA (velvetmusic.it)

Fu un momento rivoluzionario nella storia del Festival: “Ero in gara quell’anno, l’ho vissuto personalmente. Io ero favorevolissimo. E devo dire che tutti in quell’edizione abbiamo guardato all’iniziativa di Baudo con pieno consenso. Le canzoni avranno comunque il loro spazio: se non si trascende in episodi che sviliscono il significato e il senso della manifestazione è giusto che in casi come questi si dia la parola a chi ha pieno diritto di parlare”.

Sanremo specchio del paese

Al Bano, ex operaio e figlio di coltivatori oltre che agricoltore a sua volta, si aspetta di vedere i trattori fuori dall’Ariston: “Mi sembra il minimo. Diciamo sempre che il Festival di Sanremo è lo specchio della realtà del paese. Se questo è vero, in un momento così importante e significativo per un settore così strategico, è giusto che il Festival per un istante lasci parlare queste persone cui dobbiamo molto e cui va tutta la mia solidarietà”.

Al Bano non lesina una stoccata ai politici: “Non possiamo dimenticarci che l’Italia potrebbe vivere esclusivamente dell’eccellenza del suo patrimonio agricolo. Il mondo ci invidia quello che produciamo nel comparto agroalimentare, siamo i numeri uno. Ma soprattutto dovrebbero ricordarselo i signori politici. L’agricoltura non va solo sostenuta. Ma aiutata…”

Al Bano produce vini e olio nella sua tenuta di Cellino San Marco
Al Bano produce vini e olio nella sua tenuta di Cellino San Marco – Credits ANSA (velvetmusic.it)

Niente farina di grilli insomma… “La farina di grilli se la mangino loro. Siamo cresciuti con un patrimonio alimentare di valore inestimabile. Non scherziamo. Credo che tutto il paese debba essere solidale con queste persone: tutti noi andiamo a fare la spesa, compriamo e mangiamo. Ma pochi si rendono conto delle immani difficoltà burocratiche ed economiche che tante aziende agricole devono affrontare ogni anno. Si fa un gran parlare ritorno alla campagna, di rispetto, di bio. Ma alla fine se decine di migliaia di persone sono in difficoltà per colpa di norme che non sono attente a un settore fondamentale come questo tutti noi dobbiamo dire la nostra”.

“Niente festival, magari l’anno prossimo”

Al Bano Carrisi, 80 anni, è uno dei recordman del Festival di Sanremo. Ha partecipato quindici volte, la prima nel 1968 con La Siepe, l’ultima nel 2017 con Di rose e di Spine. Sempre di fiori si parla. Al momento potrebbe pensare di diventare il più presente in assoluto in gara all’Ariston visto che condivide questo primato con Peppino di Capri, Toto Cutugno, Milva e Anna Oxa. Ma quest’anno a Sanremo non ci sarà: “Non si sono create le condizioni e va benissimo così. Non passerò dal Festival, ho altri programmi. Ma per l’anno prossimo se ne può parlare…”

Nelle sue quindici presenze al Festival, Al Bano, otto con l’ex moglie Romina Power e sette da solo, ha vinto una sola volta: proprio nel 1984, l’anno della protesta dell’Italsider, con Ci Sarà. Ma è anche uno degli artisti che ha ottenuto il maggior numero di podi, ben sei includendo la sua vittoria del 1981. Cui vanno aggiunti due secondi posti con Nel Perdono (2007) e Felicità (1982) e tre terzi posti con Nostalgia Canaglia (1987), Cara Terra Mia (1989) e Amanda è Libera (2011).

Uno dei suoi vini, il Platone, nel 2009 ha vinto il premio di miglior vino del mondo tra le produzioni VIP. Ma quello più conosciuto tra gli appassionati nel mondo che acquistano anche i suoi prodotti è un bianco che porta proprio il nome di una delle sue canzoni più famose in assoluto. Felicità…