Sembrano intensificarsi le voci di un possibile nuovo disco in studio dei Queen, così come confermato anche da Brian May ma il chitarrista prende tempo
Ci sono moltissime voci che riguardano i Queen che hanno chiuso un 2023 di piena attività con un tour mondiale che ha riportato sul palco ancora una volta Brian May e Roger Taylor, i due membri fondatori della band ancora all’interno del gruppo, insieme ad Adam Lambert, il poliedrico cantante che da diversi anni ormai ha preso in consegna il repertorio storico della band nelle sue esibizioni dal vivo.
In questi ultimi giorni il video restaurato del leggendario concerto dei Queen a Montreal ha registrato numeri da record nelle sale cinematorafiche Imax dimostrando che nonostante siano ormai passati molti anni dalla morte di Freddy Mercury la band non sia mai stata così popolare. Impressionante la giovane età degli spettatori, in gran parte nati molto tempo dopo l’ultima pubblicazione inedita della band.
Queen, si parla di nuovo di un album
Eppure c’è ancora un capitolo che i Queen non hanno mai voluto affrontare a cuore leggero. Quello della realizzazione di un nuovo album senza la voce di Freddy Mercury. Le poche cose inedite che la band ha deciso di realizzare e che gli stessi May e Taylor hanno ammesso di avere inciso nella protezione del loro studio di registrazione, è al momento rimasta chiusa su tracce che non sono mai state pubblicate. Né fatte ascoltare a nessuno.
Brian May diversi anni fa, era il 2005 e la band ancora si esibiva con Paul Rodgers dei Free che in un primo momento aveva assunto l’incarico di essere la voce della band – una scelta mai completamente accolta di buon grado dai fan dei Queen – aveva dichiarato che sentire una canzone dei Queen nuova con una voce che non fosse quella di Mercury poteva anche essere una scelta controproducente: “Ammettiamolo – aveva detto il chitarrista – sarebbe uno shock per la stragrande maggioranza del nostro pubblico e noi stessi non so quanto ci sentiremmo a nostro agio di fronte a un progetto del genere”.
Le cose negli ultimi anni tuttavia sono completamente cambiate. Dopo Made in Heaven, l’ultimo album parzialmente inedito pubblicato diverso tempo dopo la morte di Mercury, la band non ha mai confermato la sua intenzione di pubblicare un nuovo disco con musica del tutto inedita. Sia Brian May che Roger Taylor hanno sempre concentrato la loro vena compositiva sui propri progetti solisti. Lo stesso Adam Lambert, che di canzoni ne ha scritte diverse e che fanno parte del suo repertorio fuori dai Queen, potrebbe essere in qualche modo interessato a dare voce ai suoi testi.
Il futuro dei Queen e di Brian May
Brian May ha parlato apertamente di quello che sarà il futuro della band dopo la fine del tour mondiale: “Continueremo a lavorare, non sappiamo farne a meno – ha detto il chitarrista – anche perché questa è la nostra natura, la nostra soddisfazione. Ci sono tanti progetti cui siamo interessati e che in qualche modo sembrano essere motivati anche da chi ci chiede altre cose. Inutile entrare nei dettagli ora”.
Si parla del seguito di Bohemian Rhapsody, il film biografico da record che ha ricostruito la nascita e l’esplosione della band fino al leggendario concerto del Live Aid. Un successo straordinario, che segue quello del musical We Will Rock You e le numerose iniziative parallele al gruppo.
Del quale John Deacon fa ufficialmente ancora parte. Il bassista fondatore della band ha ufficialmente lasciato il gruppo nel 1997 e non ha mai voluto far parte dei nuovi progetti. Ma un quarto della band, archivio, diritti e marchio compresi, appartiene a lui: “Deacon continua a far parte dei Queen ed è molto più coinvolto di quanto si potrebbe pensare. Dobbiamo rispettare il fatto che al momento lui pretenda la sua ora, ma è all’interno di tutti i processi artistici e organizzativi del gruppo”.
Il rapporto con Deacon
Proprio la decisione di Deacon di lasciare i Queen, ventisei anni dopo la fondazione ufficiale (1971) è legata a quella che è stata l’ultima pubblicazione di un singolo inedito della band e dunque No-One but You (Only the Good Die Young). Da lì in poi Deacon rimane un uomo ombra, ma pur sempre estremamente presente.
In un’intervista a The Guardian, May ha risposto a una serie di domande rivoltegli dai fan. Uno di loro ha chiesto se Deacon avesse lasciato i Queen per sempre e perché: “Tutto quello che posso dire è che John è sempre stato piuttosto sensibile allo stress. Per tutti noi è stato difficile perdere Freddie ma penso che John sia quello che ha sofferto silenziosamente e più di chiunque altro. Abbiamo registrato di No One But You la canzone che ho scritto per Freddie quando stavamo erigendo la statua per commemorarlo a Montreux (Svizzera) e una mostra a Parigi. Da ì ha deciso di farsi da parte. Dovevamo aprire la stagione del balletto con un nuovo straordinario lavoro di Maurice Béjart, su Mozart e i Queen. Abbiamo suonato con John al basso ed Elton John che aveva cantato per noi. In quel momento, John si è limitato a guardarci dicendoci che ne aveva abbastanza. Pensavamo sarebbe rientrato prima o poi, ma non l’ha mai fatto”.
Forse un nuovo album
Spiegando come Deacon sia ancora coinvolto nei Queen, May ha aggiunto: “Non credo di poter entrare nei dettagli ma fa ancora parte della macchina della band in molti modi diversi. Se dobbiamo prendere una decisione importante, dal punto di vista degli affari, tutto è sempre passato anche davanti al vaglio di John. Non significa che ci parli – generalmente non lo fa – ma sa come comunicarlo. Se non è d’accordo su qualcosa state tranquilli che si farà sentire e capire”.
Quanto al futuro il grande sogno sarebbe quello di tornare Glastonbury Festival che quest’anno ha chiuso la carriera proprio del suo grande amico Elton John: “Non impossibile” ha detto May, nonostante le liti tra la band, in particolare proprio Brian May, e gli organizzatori. Non per una questione di soldi o di accordi manageriali. Ma per questioni etiche. May, animalista convinto, ha sempre contestato l’impatto che il festival ha sulle specie selvatiche della splendida regione del Somerset.
Di nuovo sul palco
I Queen stanno per tornare dal vivo. E mentre fioccano proposte per rivederli di nuovo dal vivo, soprattutto in Europa, la band sarà impegnata in un minitour in Giappone. Un’occasione sontuosa: il Giappone fu uno dei primi paesi che decretò il successo mondiale dei Queen soprattutto dopo alcune leggendarie esibizioni al Budokan di Tokyo. Cinque le date in programma: Nagoya, Sapporo e Osaka prima del loro ritorrno nella capitale al TokyoDome.