É scomparsa a 75 anni Mary Weiss, la voce di uno dei primi gruppi pop interamente al femminile protagoniste di grandi successi
Una vita di successo come cantante, autrice, ma anche come punto di riferimento della moda che si era ritagliata uno spazio significativo nella cultura americana anche dopo la fine del gruppo che l’aveva resa famosa.
Mary Weiss aveva 75 anni, e il mondo della musica la riconosce oggi una delle prime icone di stile del pop al femminile come voce del gruppo Shangri-Las il cui maggiore successo, Leader of the Pack, è stato un autentico punto di riferimento del mercato anni ’60.
Chi era Mary Weiss
Nata e cresciuta nel Queens a New York, Mary Weiss aveva iniziato a cantare giovanissima nelle in alcune formazioni scolastiche a-cappella per poi creare la sua prima vera band con sua sorella Elizabeth, alias Betty, e le gemelle Mary Ann e Marguerite Marge Ganser mentre. Era il 1963: e le Shangri-Las nacquero così, tra i banchi di scuola.
Le loro esibizioni ai talent show e nei nightclub newyorchesi attirarono presto l’attenzione del produttore discografico Artie Ripp, che li firmò per la sua etichetta, Kama Sutra, e portò la band in studio quello stesso anno per registrare la loro primissima canzone Simon Says.
Nel 1964, entrarono nella top 10 di Billboard con il singolo Remember (Walking in the Sand). Quell’anno pubblicarono una raccolta di successi, tra cui Give Him a Great Big Kiss e Maybe. Ma il loro più popolare fu il romanticissimo e un po’ funesto Leader of the Pack, brano che ha costituito la colonna sonora dell’amore di migliaia di coppie durante la fine degli anni ’60.
Una storia d’amore finita male
Ricalcando l’ondata di canzoni adolescenziali degli anni ’60, Leader of the Pack, un po’ secondo il tracciato narrativo del film Oscar Love Story, raccontava la storia di una ragazza costretta dai genitori a porre fine alla sua relazione con un ragazzo. Disgraziatamente lui morirà in un incidente stradale.
La canzone diventa immediatamente un classico che viene riproposto da decine di artisti e di gruppi alcuni dei quali anche molto inconsueti e improbabili: come i Twisted Sister, profeti del glam rock per poi finire anche nel classico di Martin Scorsese Goodfellas.
Nel corso della loro carriera, gli Shangri-Las pubblicarono solo due album: Leader of the Pack e The Shangri-Las ’65! – prima di sciogliersi nel 1968 soprattutto tra frizioni interne, discussioni e non poche liti. Nel frattempo però si esibiscono con Beatles, Rolling Stones e James Brown.
Seguiranno alcune reunion per brevi esibizioni e show televisivi: fino al concerto finale nel 1989. Mary Weiss, vivendo tra San Francisco e New York, continua a lavorare a lungo nel mondo della musica restando tuttavia piuttosto fuori dal mainstream. Scrive, compone, soprattutto presta la sua voce come corista. Ma il suo primo album solista esce solo nel 2007, Dangerous Games.
Un’icona della nostra generazione
Laureata in architettura, appassionata di design e arredamento di interni, Mary Weiss ha collaborato anche in questo settore realizzando una carriera di una certa importanza.
A dare la notizia una delle sue migliori amiche, Miriam Linna della Norton Records editrice del suo unico album solista: “Mary era un’icona, un’eroina, un’eroina, sia per le donne che per gli uomini delle nuove generazioni. Ma in particolare per le donne donne della mia età…”
A Mary Weiss è stato chiesto per diversi anni che cosa le sia mancato di più del suo periodo d’oro con le Shangri-Las: “Il senso di appartenenza, il fare le cose – dichiarò – quando abbiamo iniziato, tutto ruotava attorno alla musica. Quando finì, era tutta una questione di contenzioso”.
Tra le numerose voci di cordoglio dopo la scomparsa di Mary Weiss quella di Shirley Manson, splendida voce solista dei Garbage che ha scritto un toccante post su Instagram dedicato Weiss: “Triste apprendere della tua scomparsa Mary Weiss. Mi hai dato molto piacere mentre crescevo. In effetti lo fai ancora e lo farai sempre. Mi sono identificato molto con te quando ero adolescente. Ho amato il tuo lato più inquietante…”