L’Era’s Tour di Taylor Swift sotto l’aspetto dei numeri si conferma una delle tournee più ricche e imponenti di sempre anche per la beneficenza
Nonostante le condizioni che Taylor Swift ha imposto a questo genere di iniziative, che prima di essere comunicate devono avere il suo avvallo personale, non è sfuggita l’immensa quantità di denaro che ogni show della cantante riesce a distribuire in iniziative benefiche dopo ogni data del suo tour americano che volge ormai al termine.
Il tour ha chiuso i conti del 2023 con un attivo senza precedenti, il più alto di sempre per una tournee rock. Ma con il 2024 Taylor Swift si appresta a ritoccare qualsiasi primato sotto l’aspetto dei viglietti venduti e degli incassi ufficiali.
L’annuncio del suo ritorno in Italia, a tredici anni da quello che fu il suo primo e unico show nel nostro paese, al Forum di Assago, ha ovviamente scatenato la passione degli Swifties che hanno dato l’assalto ai botteghini per l’acquisto dei biglietti, andati completamente esauriti in prenotazione. Due le date: 13 e 14 luglio a San Siro. Fallito il tentativo di avere almeno un’altra serata.
Globalmente dovrebbero essere di circa 65mila ingressi considerando la grandezza del palco che dovrebbe essere esattamente lo stesso sul quale si è esibita nel segmento americano del tour e che diventa per pavimentazione e schermi una delle strutture più grandi mai allestite in Italia.
Negli Stati Uniti per la vendita dei biglietti di Taylor Swift, venduti dai bagarini a prezzi inimmaginabili (si parla anche di 5mila dollari!) sono scoppiate proteste e inchieste che hanno portato anche all’interessamento della commissione federale che ha voluto fare chiarezza sui costi degli spettacoli musicali portano la discussione persino nella sala ovale della Casa Bianca.
Al momento tra il segmento di questa stagione e quello dell’anno prossimo sono inseriti in calendario 115 show. Quello di Milano arriverà dopo due date al Letzigrund di Zurigo e prima del trasferimento all’Aufshalke Arena di Gelsenkirchen, cinque giorni dopo.
Ma Taylor Swift, polemiche a parte, sta realizzando qualcosa di grandioso che va ben al di là dei numeri da record di spettatori e incassi. Molto risalto sta avendo la campagna Music for Food con la quale la cantante invita il pubblico a lasciare qualche spicciolo per raccogliere fondi destinati ai banchi alimentari, città per città. Lei devolve il doppio di quanto incassato dalle donazioni del pubblico oltre a una quota proporzionata agli incassi dello show e dei bar. Con risultati impressionanti. Sono bastati tre suoi concerti per raccogliere abbastanza fondi per decine di migliaia di pasti caldi a Detroit, Philadelphia, New York, Boston e Chicago.
L’ultimo gesto di generosità di Taylor Swift è stato veramente notevole. Considerando che i suoi autografi vanno a ruba e sono oggetto di aste furibonde on line, da qualche tempo lei – come molti altri artisti – ha deciso di dare un taglio alle firme. Perché non sai mai se queste diventeranno oggetto di commercio: un aspetto fastidiosissimo. Da tempo la cantautrice, così come in passato ha fatto anche Dave Grohl dei Foo Fighters, concede la sua dedica solo per iniziative speciali. L’ultima delle quali ha battuto un altro record.
Una delle sue chitarre acustica autografata è stata venduta per 120mila dollari destinati alla raccolta fondi sulla ricerca del cancro infantile. Dieci volte quello che la stessa chitarra aveva riscosso in un’altra asta poco prima della partenza del suo tour. I soldi andranno all’ OK Kids Korral, un’organizzazione no profit che sostiene i bambini che affrontano il cancro e le loro famiglie. Il programma fornisce alloggi gratuiti per le famiglie con bambini che affrontano terapie invasive e lunghi ricoveri.
Molte le donazioni importanti provenienti da attori, cantanti e sportivi famosi. Ma la chitarra di Taylor Swift ha decisamente superato qualsiasi aspettativa. A dicembre, un’altra chitarra utilizzata durante le registrazioni di Midnights di Taylor Swift è stata messa all’asta a beneficio dell’evento 12 Drummers Drumming per la Raven Drum Foundation, fondata da Rick Allen, il batterista dei Def Leppard. L’organizzazione raccoglie fondi per veterani e primi soccorritori che si occupano di patologie post traumatiche. La chitarra raccolse ‘solo’ 13mila dollari.
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