Il cantante e chitarrista dei Queens of the Stone Age Josh Homme tempo fa ha rivelato di essere reduce da un grave intervento chirurgico
È il periodo delle rivelazioni in ambito di salute personale. E così, dopo Mike Ness, cantante e fondatore dei Social Distortion che aveva ammesso di essere costretto a rallentare la sua attività artistica dopo la diagnosi di un tumore alle tonsille, adesso è la volta di Josh Homme, leader e cantante dei Queens of the Stone Age, uno dei musicisti più influenti e innovativi degli ultimi anni.
I Queen of the Stone Age sono in piena attività e la prossima estate suoneranno una delle date più attese della stagione estiva dei concerti nel nostro paese.
Homme aveva rivelato il essere in cura per una grande patologia oncologica da tempo. Una diagnosi per fortuna tempestiva che lo ha visto in terapia per lungo tempo prima di un delicato interento chirurgico.
“Il cancro è solo la ciliegina sulla torta di un periodo di tempo davvero interessante….” ha ironizzato Homme parlando della diagnosi nel corso di una intervista con la rivista Revolver.
“Mi hanno diagnosticato un tumore lo scorso anno. Inizialmente non l’ho presa bene ma era un periodo talmente incasinato e difficile che mi sono limitato a incasellare anche questo tra le varie urgenze che stavo affrontando e dargli una priorità. Mi hanno detto che avrei dovuto affrontare un intervento. L’ho fatto. E ora spero di lascarmi questa e tutte le altre negatività definitivamente alle spalle” risponde Josh Homme parlando di questa esperienza personale drammatica.
Non senza la solita feroce ironia: “Non dico mai che non possa andare anche peggio. Ma tutto sommato come esperienza non la consiglierei a nessuno. Diciamo che da qui e a questo si può solo migliorare. La diagnosi mi ha portato stress e angoscia. La malattia fitte di dolore, prima e dopo l’operazione. Poi le cose sono lentamente migliorate”.
Homme non ha voluto specificare di che tipo di tumore abbia dovuto affrontare, né di quale intensità fosse la malattia: “Dovrò sottopormi a controlli costanti e continui, ma non voglio che questa cosa comprometta la mia creatività. Tutto sommato è andata bene così. Ci sono così tante cose che voglio ancora fare, molte persone con cui voglio farle”.
Stando alle ultime informazioni diffuse dallo Homme le cose vanno meglio: “Sono stato circondato dalla morte nel corso dell’ultimo anno, persone cui ero profondamente legato e che non ci sono più. Io sono qui, e sto meglio. Forse non ancora bene come vorrei ma sicuramente meglio di quanto non sia mai stato nel corso dell’ultimo anno. I medici mi hanno dato l’all clear per tornare a una piena attività. Festeggerò in tour. E comunque dovrò essere controllato in mdo molto rigido”.
Tra le difficoltà affrontate dal cantante e chitarrista un cupo periodo affrontato subito dopo la morte traumatica di Mark Lanegan, cantante e compositore con gli Screaming Trees che ha collaborato a lungo con lui, e Taylor Hawkins batterista dei Foo Fighters e suo amico praticamente da sempre. A complicare le cose anche una lunga battaglia legale per la custodia dei figli con la sua ex moglie Brody Dalle.
La band parte il 5 febbraio per il suo tour mondiale da Osaka, Giappone. Dopo un primo segmento tra Asia e Australia tour in Nordamerica fino al Bottlerock di Napa Valley. Quindi il trasferimento in Europa con le date tedesche di Rock Am Ring e Rock Im Park. Unica data italiana all’I-Days Festival di Milano all’Ippodromo La Maura il 6 luglio.
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