Motley Crue, clamorosa sconfitta in tribunale: le conseguenze

I Motley Crue escono pesantemente ridimensionati in tribunale nella pesantissima causa contro l’ex chitarrista Mick Mars

Era considerata una delle cause più eclatanti degli ultimi anni anche per il clamoroso nome dei suoi protagonisti, i Motley Crue, recentemente di nuovo in tour – sono passati anche dall’Italia per un’applauditissima e affollatissima data all’Ippodromo di Milano.

I Motley Crue durante lo show di Milano a giugno
I Motley Crue durante lo show di Milano a giugno – Credits Stefano Benzi (VelvetMusic.it)

Ma la band californiana da molto tempo era spaccata: da una parte Tommy Lee, Nikki Sixx e Vince Neil, dall’altra l’ex chitarrista Mick Mars, esautorato dalla band proprio mentre stava affrontando problemi di salute molto seri. Mars non l’ha presa bene. E ha portato i comagni di una vita davanti al giudice. Vincendo…

Motley Crue, cosa decide il tribunale

Mick Mars ha ottenuto una vittoria importante nella sua battaglia legale in corso con i Motley Crue quando un giudice di Los Angeles ha concordato che l’atteggiamento dei tre componenti della band del rock si erano ingiustamente coalizzati in una campagna di estromissione del loro ex compagno.

Tutto si è concretizzato all’inizio dell’anno scorso. Mick Mars nell’ottobre nel 2022 citando seri problemi di salute, si era chiamato fuori dalla possibilità di un nuovo tour mondiale pur restando all’interno del gruppo. Ma qualche settimana dopo con un comunicato i Crue hanno annunciato l’ingresso in pianta stabile di John 5 (Marilyn Manson, Avril Lavigne, Alice Cooper e Rob Zombie) sottolineando che qualsiasi ulteriore collaborazione con Mars era da considerarsi impossibile.

“Si sono comportati da bulli”

Mars ha fatto causa alla band ad aprile. Le sue immagini fuori da uno studio di registrazione, solo e in difficoltà, avevano suscitato una certa solidarietà anche da parte dei fan storici della band che non avevano apprezzato il modo in cui il rapporto tra i quattro veterani si era chiuso in un momento di grande difficoltà personale per Mars.

Il giudice però ora gli dà ragione: anche se si tratta solo di un primo round. Il giudice ha stabilito i motivi della causa del chitarrista plausibili. E la questione ora potrà andare avanti riconoscendo a Mars lo status di parte lesa e forzando il resto della band al pagamento delle prime spese legali.

Il nodo ora è capire come verrà valutata l’estromissione di Mars dal gruppo e se questa sarà ritenuta causa di rivendicazione economica. 

Fuori dalla band dopo 41 anni

Mars, 72 anni, soffre da tempo di spondilite anchilosante, una malattia ossea estremamente dolorosa che lo costringe a stare curvo a camminare in modo molto sofferto rendendogli molto difficile viaggiare.

Mars, pur ammettendo le sue difficoltà, aveva garantito che non si sarebbe ritirato del tutto dalla band e che avrebbe lavorato su concerti stanziali, per esempio a Las Vegas, e a qualsiasi lavoro in studio. La band, secondo l’avvocato di Mars, avrebbe risposto con una controproposta in cui tutti i suoi guadagni venivano considerevolmente tagliati, quasi azzerati.

A sinistra NIkki Sixx con Vince Neil, basso e voce dei Motley Crue
A sinistra NIkki Sixx con Vince Neil, basso e voce dei Motley Crue – Credits Stefano Benzi (VelvetMusic.it)

Mars aveva reagito in modo molto deluso dal comportamento di quelli che per 41 anni erano stati i suoi fratelli… “Quando volevano sballarsi e mandare tutto all’aria, li coprivo, li aiutavo – ha detto il chitarrista a Rolling Stone in un’intervista dell’anno scorso – ora stanno cercando di portarmi via la mia eredità, la mia parte nei Motley Crue, la mia proprietà del nome, del marchio. Come puoi licenziare il signor Heinz dal ketchup Heinz? Lo possiede. L’eredità di Frank Sinatra o Jimi Hendrix continua per sempre e i loro eredi continuano a trarne profitto. Stanno cercando di portarmelo via. Non glielo permetterò”.

Ed McPherson, avvocato di Mick Mars si è detto fiducioso: “Alla fine questo giudice ha detto a questi ragazzi che non potevano più fare i bulli con Mick. Siamo nel mezzo di un enorme arbitrato che alla fine deciderà se Mick dovrà cedere le sue azioni oppure no, se hanno fatto le cose bene oppure no. Secondo me la band si è comportata molto al di sopra delle regole e del buon senso…”