É scomparso a 77 anni Iasos, musicista americano di origine greca che ha profondamente cambiato e ampliato il concetto di musica New Age
Etichettata come New Age in modo molto, forse anche troppo ampio, per lungo tempo a cavallo tra i due millenni, questo genere musicale ha raggruppato per una quarantina d’anni musicisti e autori molto ispirati mossi da un senso di ricerca e di servizio.
Uno dei principali temi cui i musicisti che si dedicavano alla musica new age erano più interessati era la convinzione che la musica avesse capacità di carattere curativo. E di questo era estremamente convinto anche Iasos, polistrumentista americano con base a Sausalito che in realtà erano nato in Grecia, per traferirsi negli Stati Uniti quando aveva solo quattro anni.
Iasos, chi era il pioniere New Age
Arrivato a poco più di quattro anni di età insieme ai suoi genitori a Malone, uno dei tanti sobborghi residenziali di New York, Iasos ha iniziato a studiare musica fin da bambino dimostrandosi straordinariamente capace sia con gli strumenti a corde che con le tastiere. Uno studio artistico era una destinazione logica e inevitabile, così come il suo trasferimento a Berkeley, in California dove ha iniziato la sua produzione inizialmente legata alla scena psichedelica.
Il passo a quella che era una prima cellula, del tutto sperimentale di quella che sarebbe diventata la new age, è stato quasi immediato: “Nel 1973 – aveva dichiarato Iasos in una recente intervista – ho avuto un’esperienza profonda in cui ho percepito di essere direttamente connesso a un essere particolare generato da una dimensione superiore. E ho capito in quell’istante che era uno che per tutto questo tempo era stato intenzionalmente trasmesso, da mente a mente, nella mia mente. Era lì da prima che io nascessi”.
Una ricerca durata tutta la vita
Considerato da molti una sorta di guru, da altri un artista forse anche troppo concentrato su quello che era un progetto evidentemente non solo artistico e musicale, Iasos è stato uno dei primi musicisti a usare in modo estremamente creativo tutti gli strumenti.
Paradossalmente non amava usare i sintetizzatori: preferiva arricchire chitarre e tastiere di innumerevoli effetti. Iasos ha prodotto una quantità industriale di musica di altissimo livello per molti anni. A cominciare dal suo primo album Inter-Dimensional Music, pubblicato nel 1975. Brevettò un flauto elettrico innovando moltissimi strumenti tradizionali e creando momenti di musica di altissimo livello come Crystal Love, Jewelled Space e Realms of Light considerati autentici capolavori nel mondo New Age.
E nel frattempo studiava l’impatto della musica sulle onde cerebrali ed emotive, le loro capacità di interazione e di empatia con il carattere delle persone: e in particolare con la sofferenza di chi era malato.
Un percorso per l’anima
Un professore della Plymouth State University ha condotto uno studio nel 1989 con persone che avevano avuto esperienze di pre-morte, chiedendo loro di reagire a musica diversa per vedere se suonava come ciò che avevano sentito nella loro esperienza. E collaborò con lui: “Stranamente, il mio The Angels of Comfort – disse Iasos nel 2014 in un’altra intervista – ha ottenuto il punteggio più alto e con un ampio margine. La musica è curativa, proprio come l’amore. Quando hai paura, diventi nervoso; quando provi amore, i tuoi sistemi energetici si aprono. Questo è l’intento spirituale dietro la mia musica e le mie immagini”.
Iasos ha prodotto pagine di grandissima musica cambiando il suo stile solo negli ultimi anni quando aveva deciso di aprirsi a strumenti più innovativi, in particolare alla tastiera RMI, capace di interagire direttamente con un software di produzione che lui stesso programmava e aggiornava personalmente. In questo è diventato uno dei migliori e più aggiornati musicisti in senso assoluto.
Cultore della grande musica classica, in particolare di musicisti italiani come Vivaldi e Respighi, grande appassionato di tutto quello che aveva prodotto Jimi Hendrix, Iasos non si è mai mosso da Sausalito dove ha creato la sua Inter-Dimensional Music, società di produzione e creazione utilizzata fino alla sua ultima composizione, pubblicata poche settimane fa: The Garden of Salathooslia.
La musica come cura
Agnostico, ma affascinato da tutte le religioni, Iasos ha collaborato con numerose società di musicoterapia e moltissimi teorici della capacità curativa della musica realizzando ore e ore di musica che costituiscono uno degli archivi più ricchi di musica new age esistente.
A dare la notizia della sua morte il suo collaboratore storico, Carlos Nino: “Un carissimo fratello, amico, guida, mentore, ispirazione e grande visionario della musica. Invitiamo tutti ad esplorare la vastità del mondo di Iasos. Un artista straordinario che ha riversato il suo cuore e la sua anima nella sua Musica e intendeva pienamente che essa aumentasse le vibrazioni sulla Terra, affinché tutti noi potessimo vivere in una realizzazione armonica più elevata del nostro potenziale unico, coesistendo e co-creando insieme”.