L’ufficio del coroner ha reso note le cause della morte di Sinead O’Connor deceduta improvvisamente nel luglio scorso a Londra
Non ci sono dubbi. Sarebbero del tutto naturali le cause della morte di Sinead O’Connor, deceduta nella sua casa di Herne Hill, a Londra, il 26 luglio scorso.
La scomparsa della cantautrice irlandese aveva destato una profonda ondata di emozione e cordoglio in tutto il mondo anticipando in un certo qual modo il dolore per la morte di un altro padre della cultura musicale irlandese, Shane McGowan, il cantante e fondatore dei The Pogues deceduto dopo una lunga malattia alcune settimane fa.
Ci sono voluti alcuni mesi per il completamento di tutti i rilievi e gli esami legati al decesso di Sinead O’Connor anche se fin dal primissimo esame della sua abitazione gli uffici del coroner avevano sostenuto che tutto lasciasse pensare a un decesso dovuto a cause naturali.
Gli esami autoptici, in particolare quelli tossicologici, possono richiedere anche fino a sei mesi per garantire un esito certo. Le numerose problematiche di carattere emotivo e psichiatrico che hanno visto Sinead O’Connor frequentemente assistita ma anche i suoi molti problemi di salute avevano suscitato molti dubbi circa la sua morte improvvisa. In particolare a pochi mesi di distanza dalla tragica scomparsa di suo figlio Shane, tragicamente morto suicida. Da quel momento Sinead O’Connor pur continuando a scrivere ed esibirsi, per altro in modo estremamente sporadico, si è progressivamente tenuta lontana dalle scene, concedendo pochissimi video pubblicati sui social. Ma il parere del coroner in questo momento sembra essere più importante di qualsiasi illazione.
Dunque le cause della morte di Sinead O’Connor sono naturali. Lo sanciscono con la consueta scarna formula ufficiale le due righe della cancelleria del tribunale di Londra, dipartimento Inner South, l’unico canale autorizzato a rilasciare dichiarazioni ufficiali in tal senso: “Con questa nota si conferma che la signora O’Connor è morta per cause naturali. Il medico legale ha quindi cessato il suo coinvolgimento nella sua morte. Non ci saranno ulteriori commenti o dichiarazioni a riguardo”.
Una formula che significa che non ci saranno indagini, non verranno aperti fascicoli di inchiesta, né ipotizzate negligenze che possano in qualche modo portare a responsabilità di carattere civile o penale.
Secondo voci ufficiose, non confermate, a stroncare la O’Connor sarebbe stato un aneurisma. Ma in nessun modo il rapporto del coroner trapela informazioni che saranno ufficializzate in modo diretto solo agli eredi della cantante.
La O’Connor era al lavoro su un nuovo album: alcuni brani li aveva anche già registrati. Aveva anticipato la sua intenzione di tornare in tour. Uno dei suoi inediti, già registrato e dal titolo The Magdalene Song, è stato inserito come colonna sonora sui titoli di coda del documentario BBC The Woman In The Wall. La canzone è stata prodotta da David Holmes, che stava anche lavorando a un album il cui titolo provvisorio era No Veteran Dies Alone e che adesso potrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno.
Dopo il suo funerale in Irlanda lo scorso anno, la sua famiglia ha rilasciato una dichiarazione in cui ringraziava i fan della cantante per la loro “straordinaria dimostrazione d’amore” dopo la sua morte. Nel frattempo, sono stati recentemente annunciati i dettagli di un concerto tributo dedicato a Sinead O’Connor e a Shane McGowan.
Lo spettacolo avrà luogo il 20 marzo alla Carnegie Hall di New York con artisti d’eccezione, tutti profondamente legati ai due musicisti scomparsi come Dropkick Murphys, Cat Power, David Gray, Amanda Palmer e The Mountain Goats.
Il ricordo di Sinead O’Connor resta un tema profondamente tormentato per quanto riguarda i suoi problemi con la salute mentale, che si erano profondamente aggravati nel 2022 a seguito alla morte di suo figlio Shane: “Non ha senso vivere senza di lui. Tutto ciò che tocco, lo rovino. Sono rimasta solo per lui. E ora se n’è andato” aveva scritto all’epoca la O’Connor sui suoi canali social. E tutto lasciava intendere il peggio. Poi invece, convinta dagli altri figli e dai nipotini, la cantante si era rimessa al lavoro in modo proficuo subito dopo un ricovero in una clinica per alcune terapie mirate.
Dopo la morte di Sinead O’Connor, una infinita ondata di tributi ha onorato la sua vita e il suo impatto sull’industria discografica. Pink e Brandi Carlile che hanno eseguito la canzone caratteristica della cantante pochi giorni dopo la sua morte durante una tappa di luglio del tour Summer Carnival Show. Allo stesso modo, i Foo Fighters e Alanis Morissette hanno cantato diverse canzoni della O’Connor sul palco diversi giorni dopo.
Bello anche l’omaggio di Miley Cyrus che in passato era entrata in polemica con la O’Connor a causa del video di Wrecking Ball che la cantante irlandese aveva criticato per alcune immagini troppo spinte. Miley Cyrus l’ha salutata ringraziandola della critica ed eseguendo una delle sue nuove canzoni, Wonder Woman, pubblicata proprio lo scorso anno. Allo stesso modo anche Madonna ha allestito un grande ritratto della O’Connor su un grande schermo dietro di lei durante una parte il Celebration Tour che è ancora in corso con il suo segmento americano.
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