Altri guai per Kodak Black che al considerevole numero di accuse deve aggiungere anche il possesso di droga
Ancora problemi con la giustizia per Kodak Black, all’anagrafe Bill Kahan Kapri, 26 anni, arrestato con l’accusa di possesso di cocaina a Plantation, in Florida.
In realtà le accuse sono diventate molto più gravi e rischiano di costargli una pesante condanna considerando anche le aggravanti di manomissione di prove, violazione della libertà vigilata e sosta vietata.
L’arresto è avvenuto casualmente, durante un normale controllo del traffico. Alcuni agenti della polizia locale hanno visto la sua auto abbandonata su un lato della strada. Avvicinandosi alla vettura hanno visto l’uomo in evidente stato confusionale e avvertendo un forte odore di droga lo hanno fermato perquisendo lui e l’auto.
La polizia ha sequestrato dosi di droghe leggere, cocaina e tutto il necessario per fumare. Inutile il tentativo del rapper di disfarsi di alcune dosi di cocaina: gli agenti che stavano procedendo al controllo hanno visto alcune bustine cadere dalla sua giacca e hanno sequestrato anche quelle. Inizialmente il rapper aveva tentato di sviare gli agenti, dicendo che si trattava di farmaci regolarmente prescritti. Ma le indagini successive hanno rivelato che si trattava di cocaina.
Kapri è stato identificato, arrestato e rilasciato sotto cauzione. Ma andrà sotto processo perché la posizione delle sue precedenti accuse adesso è riaperta in considerazione di alcuni episodi che lo mettono definitivamente nei guai.
Nel 2019, Kapri aveva subito una prima condanna. Tre anni e mezzo di prigione federale per false informazioni fornite al governo dopo che era stato fermato insieme ad alcuni amici con il van pieno di armi da fuoco, tra le quali anche alcuni fucili d’assalto che si usano in guerra.
Il rapper era già artisticamente attivo e la galera si rivelò un dramma per il suo futuro artistico. Ma il collegio dei suoi avvocati riuscì a dimostrare che il giovane era alle prese con amicizie pericolose che lo avevano traviato e portato sulla strada sbagliato. Il caso finì su tutti i giornali.
Soprattutto quando nel 2020 il presidente Donald Trump ha commutato il resto della sua pena: e Black Kodak dopo poco tempo si ritrovò in libertà vigilata.
Poi altri guai: a marzo, un giudice della Florida ha ordinato al rapper di frequentare un centro di riabilitazione dalla droga per 30 giorni dopo un che un controllo lo aveva rivelato positivo al fentanil. Una prima violazione dei termini della sua cauzione. Questa è la terza, dopo che il musicista non si era presentato al test antidroga in programma.
Kapri è stato oggetto di controllo della polizia più volte nel corso degli ultimi anni. Un altro arresto a Capodanno, due anni del 2022. Ulteriore denuncia. Poi un ferimento in una sparatoria fuori da una discoteca di Los Angeles. A soccorrerlo il suo avvocato Bradford Cohen, informato del fatto che il giovane era stato ‘accidentalmente’ coinvolto in un agguato e ferito a una gamba.
La sua situazione personale però rischia di compromettere il suo percorso di riabilitazione cancellando definitivamente gli ultimi benefici concordati con la giustizia.
Il mese scorso, il rapper ha pubblicato il video musicale di Lemme See dal suo sesto album in studio, When I Was Dead, con le partecipazioni di WizDaWizard, Wam SpinThaBin e OG Bobby Billions. Nel 2018, ha ottenuto il suo primo numero uno nella Billboard 200 quando il secondo LP del rapper della Florida, Dying to Live, ha aperto in cima alla classifica degli album.
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