Diplo, l’accusa è di revenge porn: si va a processo

Controverso problema giudiziario per il rapper produttore Diplo che avrebbe distribuito materiale hot di una sua ex

Diventa una questione spinosa anche per il tribunale di Los Angeles che se ne sta occupando, la vicenda che vede al centro dell’attenzione il popolarissimo DJ, produttore e conduttore americano Diplo.

Diplo, 46 anni, affronta un processo con accuse molto serie
Diplo, 46 anni, affronta un processo con accuse molto serie – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Il musicista, 46 anni, è sotto inchiesta per la diffusione di materiale hot che riguarda una sua ex: un vero e proprio caso di revenge porn.

Diplo, un caso controverso

Ad agosto una donna si presenta presso il dipartimento di polizia di Los Angeles denunciando Diplo, accusato di aver distribuito alcune sue fotografie di lei, nuda, senza il suo consenso. Concluse le indagini preliminari la polizia di Los Angeles ha inoltrato il faldone dell’inchiesta all’ufficio del procuratore di Los Angeles che ha formalizzato le accuse e avviato l’istruttoria. Il processo è già in fase di revisione e Diplo, tecnicamente, è già rinviato a giudizio.

La donna, in un secondo momento, ha deciso di rendere nota la sua identità. Si tratta di Shelly Auguste, una ex di Diplo – il cui vero nome è Thomas Wesley Pentz e ha 46 anni – che non si è limitata all’accusa di diffusione di materiale pornofgrafico ma ha anche accusato il produttore di averle trasmesso una infezione sessuali con la consapevolezza di essere malato. Il tutto in un rapporto molto controverso che ha visto i due uno contro l’altro in una serie di reciproche accuse per almeno tre anni.

Chi è Diplo

Diplo in America è un vero e proprio guru. Un uomo estremamente ricco e molto potente in grado di muovere interessi ricchissimi all’interno dell’industria musicale. La sua attività nel corso degli ultimi anni si è fatta estremamente varia. Dal disco d’esordio, Florida, pubblicato nel 2004, ha pubblicato altri tre album l’ultimo dei quali lo scorso anno è arrivato al secondo posto assoluto della classifica dance. Con il suo nome, ma anche alcuni pseudonimi lavorando spesso in partnership con altri artisti, Diplo ha prodotto in tutto anche 42 singoli, tutti di grande successo, diventanti uno dei producer più richiesti in fase di remix.

Diplo, si esibisce dutrante un Festival in una bolla statica
Diplo, si esibisce dutrante un Festival in una bolla statica – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Hanno voluto lavorare con lui tutti i migliori: Madonna, Shakira, Beyoncé, Britney Spears, Snoop Dogg, Justin Bieber, Gwen Stefani e i No Doubt, Usher. In una quindicina d’anni di attività Diplo ha messo assieme una vera e propria fortuna. Che gli ha consentito di rilevare aziende e fondare una sua etichetta.

Contestualmente ha prodotto anche numerose colonne sonore per film e serie televisive di grande successo partecipando come guest a un gran numero di programmi televisivi di ogni tipo.

Accuse pesanti

Questo caso lo mette al centro dell’attenzione della cronaca giudiziaria. Anche se la vicenda risale ad alcuni anni fa in un crescendo che ora sembra essere arrivato alla sua svolta decisiva.

Le accuse sono molto gravi: molestie sessuali, violenza di genere, intrusione intenzionale in affari privati, percosse, aggressione, diffamazione, inflizione intenzionale di disagio emotivo e frode. Oltre alla violazione del Ralph Civil Rights Act e del Tom Bane Civil Rights Act, due norme estremamente importanti per il sistema giudiziario americano nella tutela delle vittime in casi di violenza di carattere sessuale.

La faida continua

Uno degli avvocati di Diplo, Bryan J. Freedman ha riferito che la causa non è una novità: “Si tratta di una relazione finita male. Da ormai oltre tre anni la signorina Auguste ha orchestrato una campagna diffamatoria nei confronti del mio cliente che ha sempre respinto ogni accusa. Una vicenda grave che mette in difficoltà il sistema giudiziario americano stesso perché con questi strumenti si rischia di agevolare persone che senza avere nulla da perdere mettono a repentaglio la rispettabilità di soggetti pubblici togliendo attenzione alle vere vittime di reati di violenza di genere”.

Auguste aveva presentato un’ordinanza restrittiva nei confronti di Diplo nel 2020 accusandolo di aver distribuito alcune immagini spinte all’epoca della loro relazione. Una forma di revenge porno… successiva alla prima denuncia in cui aveva accusato il musicista di molestie.

Diplo, che ha ammesso di avere avuto una relazione con la donna, ha parlato della August come di una fan, un rapporto episodico finito malissimo e proseguito più in tribunale che in camera da letto. I due avevano anche raggiunto un accordo nel 2021 per azzerare denunce e querele reciproche evitando di diffamarsi reciprocamente. Un tentativo che non ha avuto successo. La vicenda legale è proseguita per tre anni e ad aprile finirà in tribunale.