Con i problemi legali di Sean Combs torna d’attualità una causa di cui si è parlato moltissimo e che ha coinvolto anche Sting
…e dire che i due sono anche grandi amici. Si parla di Sean Combs, alias P Diddy, alias Sean Diddy Combs, e Sting, artista celeberrimo sia come autore nei The Police che come solista, ha scritto decine di canzoni di enorme successo che gli rendono un sacco di soldi soprattutto in diritti d’autore.
Certo, Sting non avrebbe mai pensato scrivendo Every breath you take che questo brano, forse uno di quelli di maggiore successo in assoluto, sarebbe stato un assegno in bianco per il resto della sua vita.
Sting, e la causa con Sean Combs
In questi giorni Sean Combs è di nuovo al centro dell’attenzione per ben quattro accuse di violenza sessuale, l’ultima delle quali davvero drammatica, scatenata dalla denuncia di una donna – che all’epoca dei fatti aveva 17 anni – che ha accusato il rapper e produttore di avere abusato sessualmente di lei insieme ad altre due persone durante un week-end nel corso del quale era stata ubriacata e drogata.
Ma la questione legale che ha oggi ha fatto più notizia è quella che ha avuto al centro dell’attenzione il brano I’ll be missing you, portato al successo mondiale dal rapper – quando ancora si chiamava Puff Daddy – il suo vero nome anagrafico è Sean Combs – nel 1997. All’epoca la canzone ebbe un clamoroso riscontro in classifica anche per via del suo video, ma Sting – forse anche più degli altri due terzi dei The Police, Andy Summers e Stewart Copeland – ne fu particolarmente contento. Perché l’autore era esclusivamente lui.
Il brano è un evidentissimo campionamento dell’originale portato al successo dai Police e inserito nel loro quinto e ultimo album, Syncronicity.
Sting e Sean Combs all’epoca non si conoscevano. E i loro rapporti non iniziarono certo nel modo migliore. Il bassista dei Police disse che quella operazione non gli piaceva… così come la canzone… “Troppo commerciale e furbetta”. Aveva detto Sting. Forse infastidito dal fatto che I’ll Be Missing You diventò un successo mostruoso.
Intervistato all’epoca Sting disse che la canzone di Sean Combs snaturava completamente la sua essenza. Ma anche di non avere mai ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione per il suo utilizzo. Di qui la causa, inizialmemte intentata non dai Police e nemmeno da Sting. Ma dalla società editrice della band.
Tanti soldi
La questione è andata avanti per diversi anni. anche dopo che un giudice aveva già stabilito che Combs-Diddy dovesse versare una quota di duemila dollari al giorno per tutta la vita al bassista dei Police, voce principale della canzone originale. La cosa diventò talmente tanto originale che a forza di vedersi in tribunale Combs e Sting sono persino diventati amici.
Qualche tempo fa Sting è tornato a parlare di questa vicenda in una intervista a Forbes che ha eletto il cantante l’autore più ricco del mondo. Soprattutto dopo che il musicista ha deciso di cedere alla Universal il suo catalogo personale e con The Police per una cifra ingentissima. E Sting, fidandosi della sua memoria disse… “Every Breath You Take fu un buon affare, Sean mi versa 2mila dollari al giorno”.
Sean Combs ne approfittò per correggerlo con un tweet: “Guarda amico mio che non 2mila, ma 5mila…”
Un milione e 800mila all’anno…
In tutto 150mila dollari al mese, 1.8 milioni di dollari all’anno per tutta la vita… una bella cifra che tuttavia non sembra cambiare la vita né di Sting né di Combs-Diddy che scrisse I’ll Be Missing You per ricordare l’amico Christopher Wallace meglio noto come The Notorious B.I.G. ucciso in un agguato.
Diddy oggi, indipendentemente dai suoi gravi problemi giudiziari, è un imprenditore ricco e di successo attualmente incaricato all’acquisto del gruppo editoriale BET, Black Entertainment proprietaria di numerosi canali musicali e azionista di società di produzione di successo che operano in TV e nel cinema.