Il 2023 è stato l’anno dell’incoronazione di Re Carlo III, ma come ogni anno il 31 agosto il mondo ha ricordato Lady Diana Spencer anche attraverso un classico di Elton John
Il 2023 si appresta alla sua chiusura e annovera l’incoronazione di Carlo III come uno degli eventi più importanti del mondo. Al concerto dedicato a lui nel parco di Windsor hano partecipato quasi tutti i più grandi musicisti del Regno Unito. Con alcune eccezioni importanti…
Alcuni hanno fin da subito declinato ogni invito a suonare per Carlo. Cosa che invece avrebbero fatto a occhi chiusi per sua madre, la leggendaria Elisabetta II. Dunque molti hanno nascosto dietro ‘impegni precedenti’ e ‘conflitti in agenda’ la loro poca voglia di essere presenti al concerto allestito al castello di Windsor.
L’incoronazione di Carlo III
La festa dell’incoronazione di Carlo III era in programma il 7 maggio. Buckingham Palace paradossalmente ha annunciato due nomi americani, e non inglesi, al vertice del cartellone: Lionel Ritchie e Katy Perry, entrambi testimonial della corona e delle sue iniziative benefiche. C’erano i tre Take That superstiti che torneranno in tour questa estate in Italia che hanno cantato Greatest Day. Ma non c’era Robbie Williams che non è un grande ammiratore di Carlo.
Per la verità erano più gli assenti che le presenze confermate: nessuna traccia di Ed Sheeran, Spice Girls, Harry Style, Adele e Kylie Minogue che ormai da anni vive nel Regno Unito e che questa estate è tornata in classifica alla numero uno.
Invitato anche Elton John. Che tuttavia ha preferito non esibirsi. Perché il giorno dopo avrebbe comunque un attesissimo concerto a Berlino sulla strada verso il suo ultimo show assoluto in Inghilterra, a Glastonbury e di sempre, a Stoccolma.
Elton John e Lady Diana
Il legame tra Elton John e Lady Diana Spencer, l’ex moglie di Carlo, morta tragicamente e in circostanze mai completamente chiarite nell’incidente stradale dell’Alma a Parigi il 31 agosto 1997, è ancora fortissimo. E Carlo ha sempre mal sopportato il fatto che l’amicizia della sua ex moglie con mezzo mondo del rock britannico, lo potesse mettere in imbarazzo e in ombra.
Elton John non era solo uno dei tanti amici di Lady Diana. Che quando decise di dare vita alla sua fondazione per sostenere opere di beneficenza destinate all’infanzia, si circondò di grandissimi musicisti. Simon Le Bon, George Michael, Phil Collins, Bob Geldof, Eric Clapton. E in prima fila proprio l’autore di Crocodile Rock. Che Lady Di chiamava affettuosamente Reg, dal suo nome di battesimo Reginald.
La leggenda racconta che sia stata proprio la principessa a suggerire al rocker di intitolare il suo album del 1988, quello di Word in Spanish e I don’t want go on with you like that, Reg Strikes Back. Ai concerti londinesi di Elton John, Diana non mancava davvero mai.
Goodbye England’s Rose
I funerali di Lady Diana rappresentano un momento da una parte emotivamente drammatico ma dall’altra di forte tensione politica. La famiglia della principessa, in particolare il fratello, volevano per Diana un funerale che rappresentasse perfettamente il suo impegno sociale e civile. La famiglia reale era in enorme imbarazzo e in grande crisi. Gli scandali e i tradimenti di Carlo avevano tolto ai reali molte delle simpatie della gente. E la morte di Diana aveva peggiorato le cose.
Elton John fu invitato dalla famiglia della principessa a eseguire uno dei suoi classici. La famiglia reale non era d’accordo, non voleva. Ma la ragion di stato fu costretta a fare un passo indietro. E il cantante in mondovisione eseguì nella cornice di Westminster Abbey una deliziosa versione di Candle in the wind.
Il brano era stato scritto per Marilyn Monroe. Ma era perfetto anche per Diana: “Hai vissuto la tua vita come una candela al vento senza mai sapere a chi appoggiarsi, la tua candela si è spenta molto prima. La tua leggenda non l’ha mai fatto…”.
Un testo meraviglioso
Della canzone originale scritta da Bernie Taupin, Elton John mantenne solo il testo del ritornello. E cambiò tutto il resto. Non più Goodbye Norma Jeane ma Goodbye England’s Rose. Il testo era un omaggio delizioso a Lady Diana, ma anche una fortissima critica alla corona. Perché Diana ne usciva come un’intoccabile icona di passione, amore e partecipazione. Con alcuni passaggi di grandissima intensità: Ora appartieni al paradiso e le stelle canteranno il tuo nome…
La vendita del disco e delle sue royalty vennero destinati al fondo benefico di Lady Diana. Che adorava questa canzone…
Questo il testo riscritto per Lady Diana da Elton John e Bernie Taupin
Goodbye England’s Rose
May you ever grow in our hearts
You were the grace that placed itself
Where lives were torn apart
You called out to our country
And you whispered to those in pain
Now you belong to heaven
And the stars spell out your name
And it seems to me you lived your life
Like a candle in the wind
Never fading with the sunset
When the rain set in
And your footsteps will always fall here
Along England’s greenest hills
Your candle’s burned out long before
Your legend ever will
Loveliness we’ve lost
These empty days without your smile
This torch we’ll always carry
For our nation’s golden child
And even though we try
The truth brings us to tears
All our words cannot express
The joy you brought us through the years
And it seems to me you lived your life
Like a candle in the wind
Never fading with the sunset
When the rain set in
And your footsteps will always fall here
Along England’s greenest hills
Your candle’s burned out long before
Your legend ever will
Goodbye England’s rose
May you ever grow in our hearts
You were the grace that placed itself
Where lives were torn apart
Goodbye England’s rose
From a country lost without your soul
Who’ll miss the wings of your compassion
More than you’ll ever know