Grande emozione per l’ultimo storico concerto dei Kiss che chiudono la loro tournée d’addio al Madison Square Garden di New York
I Kiss hanno concluso il loro End of the Road Tour con uno straordinario e attesissimo ultimo show al Madison Square Garden di New York. Un atto profondamente voluto da parte della leggendaria rockband che, di fatto, tenne il suo primo spettacolo di una certa importanza proprio a New York e conclude così dove aveva cominciato.
Non ci sarebbero ripensamenti sul futuro della band: che ha ancora una volta chiuso a qualsiasi possibilità di ulteriori allungamenti di un tour d’addio durato un anno e mezzi.
Kiss, ultima volta al Madison Square Garden
Per il loro ultimo show al Garden sono arrivati a New York migliaia di spettatori e di fan non solo da ogni angolo degli Stati Uniti, ma anche dall’Europa e dall’Asia. Un frammento di Kiss Army che ha riunito tutti i superstiti di una passione nata con gli anni ’80 e che si è diffusa e radicata in tutto il mondo.
Gli ultimi spettacoli dei Kiss al Madison Square Garden hanno raccolto migliaia e migliaia di appassionati tra mercatini, artigiani del tatuaggio, artisti della maschera e del trucco di scena. Migliaia le persone che hanno assistito al concerto vestiti e truccati come i loro beniamini.
L’ultimo concerto
Anticipati da un breve set degli Amber Wild, band che coinvolge anche Evan, il figlio di Paul Stanley, la band ha replicato senza clamorosi colpi di scena una scaletta consolidatissima vista anche nel corso dei concerti italiani di questo stesso show, a Verona lo scorso anno e a Lucca, a luglio. E dunque una scaletta di 23 canzoni che si è aperta con Detroit Rock City con lo straordinario ingresso dall’alto della band, posizionata su piccoli palchi mobili calati dal tetto del palco tra fumi e fuochi d’artificio.
Uno spettacolo che ha offerto tutto quello che i fan dei Kiss conoscono bene e pretendono. E dunque Gene Simmons che si trasforma in vampiro sputando sangue durante il suo assolo di basso. La chitarra di Tommy Thayer che spara petardi e prende fuoco e molto altro ancora. Sono trent’anni che i concerti dei Kiss si replicano senza essere mai uguali a se stessi. E comunque i fan vogliono esattamente questo. E non ci rinuncerebbero mai.
Uno show collaudatissimo
In questo tour uno dei momenti più attesi è quello che vede Paul Stanley farsi portare da un gancio su un palchetto in fondo all’Arena dove intona Love Gun per poi attaccare I Was Made for Lovin’ You e Black Diamond.
I bis si appoggiano su punti di forza: un classicone da struscio come Beth con Eric Singer che lascia la batteria per sedersi dietro un pianoforte grancoda, per poi chiudere con Rock and Roll All Nite tra esplosioni, fiammate, coriandoli e fuochi d’artificio.
Le ultime parole che i Kiss pronunciano al loro Army sono affidate a Paul Stanley: “Non vi lasceremo, non andremo da nessuna parte. Ci vedrete ancora in diverse occasioni. Ma soprattutto saremo presenti nei vostri sogni. Ti amiamo….”
Arrivano i Kiss virtuali
Il colpo di scena inatteso arriva quando la band ormai sta lasciando il palco: e sono quattro avatar digitali che compaiono sugli schermi digitali per cantare insieme al pubblico God Gave Rock and Roll to You.
La grande novità dei Kiss è proprio questa. La band ha affidato un lavoro di realizzazione tecnologica di altissimo livello alla Industrial Light & Magic di George Lucas che ha affiancato la Pophouse Entertainment Group a realizzare ABBA Voyage, l’avveniristico spettacolo in corso a Londra da quasi due anni che sta ottenendo un enorme successo. E che vede gli ABBA trasformati in un ologramma ipertecnologico esibirsi insieme a una band dal vivo.
I Kiss svelano il loro Avatar
La nuova forma dei Kiss dunque potrebbe essere questa. Qualcosa di virtuale destinato a offrire ai posteri una (pallida) idea di quello che la band in carne e ossa è riuscita a garantire a un pubblico immenso. Milioni e milioni di fan che da cinquant’anni a questa parte hanno affollato i loro show e ogni loro declinazione attraverso numerose trasformazioni ed evoluzioni.
Kiss, l’ultima scaletta al Madison Square Garden
Detroit Rock City
Shout It Out Loud
Deuce
War Machine
Heaven’s on Fire
I Love It Loud
Say Yeah
Cold Gin
Guitar Solo di Tommy Thayer
Lick It Up
Calling Dr. Love
Makin’ Love
Psycho Circus
Drum Solo
100,000 Years
Bass Solo
God of Thunder
Love Gun
I Was Made for Lovin’ You
Black Diamond
Beth
Do You Love Me
Rock and Roll All Nite
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God Gave Rock and Roll to You II