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Beatles, Ringo e Paul insieme: nuova versione di Let it Be

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Il successo di Now and Then riporta al centro dell’attenzione una nuova collaborazione dei due ex Beatles Ringo Starr e Paul McCartney

Si tratta di occasioni molto rare, sempre estremamente esclusive ma è già capitato che Ringo Starr e Paul McCartney decidessero di tornare a incidere insieme proprio come quando erano la colonna portante dei Beatles, la sezione ritmica della rock band più famosa di sempre.

Ringo Starr a sinistra di Paul McCartney, quello che resta dei leggendari Beatles – Credits The Beatles Press Office (VelvetMusic.it)

 

Il successo di queste ultime settimane di Now and Then che ha riportato al vertice delle classifiche il nome dei Beatles dopo mezzo secolo, non è casuale.  C’è un’altra occasione che non è passata inosservata. Ed è una nuova versuione di una delle canzoni più famose dei Fab Four affidata alla voce iconica di Dolly Parton, leggenda del country e della musica americana. Niente meno che Let It Be…

Ringo e Paul, i Beatles

Per realizzare l’album uscito il 17 novembre dal titolo Rockstar, 30 canzoni che in gran parte ricostruiscono cinquant’anni di storia della musica internazionale, Dolly Parton ha raccolto alcuni tra i più grandi musicisti del mondo. Tra questi anche i Maneskin che hanno registrato con lei un grande classico del suo repertorio: Jolene…

Insieme ai Beatles l’obiettivo dell’album, estremamente ambizioso, era quello di ridare nuova vita a canzoni che hanno lasciato un’impronta indelebile l’immaginario collettivo i fan di mezzo mondo. Let it Be che storicamente è l’ultimo singolo firmato dai Beatles prima del loro scioglimento è un questo senso un disco emblematico.

Dolly Parton sulla copertina del suo prossimo album Rockstar – Dolly Parton Press Office (VelvetMusic.it)

 

“Suonare Let it Be è sempre stato il mio sogno – ha dichiarto Dolly Parton presentando il suo nuovo disco, alcuni mesi fa – è una di quelle canzoni che ha sempre fatto parte della colonna sonora della mia vita, così come in quella di milioni di altre persone. È una canzone che tutti cantano e che tutti conoscono, della quale esistono decine di cover alcune delle quali estremamente belle. Rifarla non poteva bastare, dovevamo realizzare qualcosa di veramente unico, indimenticabile. Quindi ho chiamato alcuni amici a darmi una mano…”

Gli amici di cui parla Dolly Parton sono una superband che raramente si è mai vista in una sala di registrazione negli ultimi anni: Paul McCartney – che scrisse la canzone pubblicata nel 1970 – al piano e alla voce solista, Ringo Starr alla batteria, con Peter Frampton alla chitarra e nientemeno che Mick Fleetwood alle percussioni.

Niente meno che Let it Be

Il disco è ovviamente un enorme successo. Anche perché Dolly Parton, 74 anni, è una vera istituzione della storia musicale americana.

Stando alle voci di chi ha assistito alle sessioni di registrazione l’evento è stato comunque storico. Gli ultimi ad aggiungere la propria parte sono stati proprio Dolly Parton e Paul McCartney che si sarebbero dati appuntamento in uno studio di Nashville per completare la loro registrazione. La batteria c’era già, suonata dal percussionista storico di Dolly Parton… “Se nessuno si offende potrei chiedere a Ringo se si vuole unire” avrebbe detto l’ex Beatles ascoltando la versione finale. E qualche giorno dopo Ring Starr era dietro i tamburi a registrare la propria parte.

Dolly Parton, 74 anni e 9 album in carriera – Credits Dolly Parton Press Room (VelvetMusic.it)

 

Scritta da Lennon e Paul McCartney, Let It Be è la title track dell’ultimo album dei Beatles pubblicato nel 1970. Fu il loro canto del cigno, un brano che ha fatto la storia, una delle canzoni più influenti nella storia della musica.

Insieme come Beatles, di tanto in tanto

Dopo la tragica morte di John Lennon, avvenuta nel 1980, e quella di George Harrison, deceduto dopo una lunga malattia nel 2001, Ringo Starr e Paul McCartney sono i due eredi depositari dei Beatles. I due hanno collaborato spesso nel corso degli ultimi anni. Hanno lavorato insieme ad alcune canzoni pubblicate sugli album solisti di Starr come Here’s to the Nights e We’re on the Road Again. Ma i due membri sopravvissuti si sono raramente esibiti insieme su cover di brani dei Beatles. E quando lo hanno fatto è stato sempre per beneficenza o per qualche ricorrenza estremamente speciale.

Rockstar è un disco emblematico nella immensa produzione di Dolly Parton, ben 49 album in carriera. Si tratta di una sorta di concept ispirato dalla sua introduzione nella Rock and Roll Hall of Fame avvenuta lo scorso anno. Inizialmente la Parton sembrava quasi voler rifiutare il riconoscimento…

La versione di Dolly Parton di Let It Be

“Ho sempre suonato ma non pensavo di poter essere all’altezza di condividere un onore del genere con musicisti così leggendari” disse lo scorso anno la leggendaria cantante country accettando l’induzione nella Hall of Fame. Di qui la decisione di realizzare il suo album più ambizioso di sempre. Un gran numero di canzoni di successo, con qualche inedito, circondata da una parata di star senza precedenti che unisce oltre a McCartney e Starr, personalità incredibili come Elton John, Debbie Harry, Stevie Nicks, Pink, Lizzo e la sua figlioccia, Miley Cyrus.

La nuova versione di Let It Be

Nove delle 30 canzoni di Rockstar sono originali e le altre 21 sono cover di famose canzoni rock.

Il brano rispetta rigorosamente la struttura del suo originale. La linea melodica principale è proposta da Dolly Parton cui McCartney fa da seconda voce e controcanto. Per percussioni di Mick Fleetwood accentuano la parte ritmica, tutta la sessione orchestrale è offerta da archi e fiati: l’assolo di chitarra di George Harrison è sostituito da quello di Peter Frampton che per rispetto ha scelto uno sviluppo armonico leggermente diverso rispetto a quello originale che conoscono tutti. Il lunghissimo chorus finale si dipana esattamente nella stessa maniera rispetto al brano registrato cinquant’anni fa.

Let It Be è diventato virale sui social anche per i complimenti ufficiali di Paul McCartney: “Grazie Dolly per avermi consentito di fare parte del tuo progetto, e congratulazioni… La canzone è una vera bomba…”

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