Arriva alla sua conclusione la lunga vicenda che riguarda un’accusa di evasione discale pendente su Shakira da parte del fisco spagnolo
Tra le vicende che hanno portato Shakira all’attenzione del grande pubblico non solo le conseguenze del suo dissing musicale sull’ex marito, il capitano del Barcellona Piqué dal quale sta divorziando proprio in questi giorni. E nemmeno il considerevole successo internazionale della canzone che l’ha resa uno dei personaggi più popolari del 2023.
Shakira e il fisco spagnolo
Sulla cantante colombiana pesava anche una accusa di evasione fiscale molto pesante, con una indagine – la seconda per la verità – per gli introiti della sua attività artistica. L’inchiesta si riferisce al triennio 2012-2014: un periodo nel corso del quale la cantante avrebbe vissuto a Barcellona per più dei 60 giorni all’anno previsti dalle norme del fisco spagnolo. E dunque doveva sottostare al pagamento delle tasse come un qualsiasi altro cittadino regolarmente residente.
Il processo doveva a iniziare a giorni ma stando a quanto riferisce il corrispondente spagnolo della Associated Press Shakira avrebbe raggiunto un accordo extragiudiziale con la procura spagnola. Niente processo. Il che significa niente carcere.
Il rischio di un processo
La condanna per lei poteva essere molto seria: perché si trattava di reiterazione di reato avendo la cantante già subito un’altra accusa. Il pubblico ministero chiedeva una condanna a otto anni e due mesi, più una multa estremamente ingente. Ma alla fine l’accordo, secondo una fonte ufficiosa – non confermata né smentita dalla cantante e dalla procura componente – Shakira avrebbe chiuso la sua pendenza penale con tre anni di carcere, pensa sospesa e dunque nemmeno un giorno di cella anche se la condanna resterà sulla sua fedina penale per i prossimi cinque anni e una multa di 7.3 milioni di euro ai quali si aggiunge poco meno di mezzo milione per le spese dell’indagine e la chiusura dell’istruttoria.
“Per la tranquillità dei miei figli”
Secondo le accuse Shakira avrebbe dovuto al fisco spagnolo quasi 15 milioni di euro per i tre anni fino al 2014. Cifra che la cantante ha sempre contestato: ufficialmente la cantante è residente alle Bahamas. Ma aveva vissuto molti mesi a Barcellona per esigenze familiari, e probabilmente aveva sforato il numero di giorni concessi.
Il nome di Shakira era il più importante tra quelli emersi nella corposa indagine Paradise Papers che aveva rivelato artisti, sportivi e vip che pur vivendo in Europa accumulano consistenti patrimoni nei paradisi fiscali offshore. Shakira aveva prodotto documenti con i quali aveva dimostrato di avere pagato 3 milioni di euro. Oltre agli interessi passivi.
Ieri la cantante, senza entrare nei termini dell’accordo economico, ha confermato di avere chiuso la vicenda: “Ho preso la decisione di risolvere finalmente la questione nell’interesse dei miei figli che non vogliono vedere la loro mamma sacrificare il suo benessere personale in questa lotta. Ho bisogno di superare lo stress e il carico emotivo degli ultimi anni e concentrarmi sulle cose che amo, sui miei figli e su tutte le opportunità che mi si presenteranno nella mia carriera”.
Su Shakira pende tuttavia un’altra accusa che riguarda le tasse relative al 2018: secondo il fisco ci sarebbe un’altra evasione pari a 6.7 milioni di euro accreditati su una società editoriale offshore riconducibile alla cantante.