Lutto nel mondo nella musica new wave, gli Psychedelic Furs annunciano la scomparsa del loro storico sassofonista
Gli Psychedelic Furs sono un gruppo che ebbe un enorme successo per due singoli in modo particolare: Heaven e Pretty in Pink, title track dell’omonimo film con la splendida Molly Ringwald, un grande classico degli anni’80.
Una band estremamente longeva famosa per il talento compositivo del loro cantante, Richard Butler affiancato in tutti i progetti, dal 1982 a oggi, dal fratello Tim.
Il sax degli Psychedelic Furs
Il progetto originale della band prevedeva un polistrumentista, in particolare un sassofonista… “perché il sax è lo strumento più simile alla voce umana – diceva Butler con malcelata ironia – e perché io ho una voce strana, nasale, non particolarmente bella, e forse un bel sax sarebbe meglio di me che canto…”
Quando il sassofonista originale della band Duncan Kilburn decise di lasciare la band Butler scelse il meglio che c’era in circolazione. E il meglio era Mars Williams, polistrumentista jazz nato a Chicago che i fratelli Butler conobbero durante il loro primo tour americano, nel 1982.
Mars Williams è scomparso a 68 anni dopo una lunga battaglia contro una rara forma di cancro.
Chi era Mars Williams
Musicista preparato e raffinatissimo, Mars Williams era considerato uno dei sassofonisti migliori del mondo, richiestissimo fin dalla sua prima esperienza musicale nei Waitresses con cui incise per tre anni prima di unirsi agli Psychedelic Furs in modo praticamente definitivo. Cosa che non gli impedì di suonare in decine di dischi assoli memorabili: in particolare con The Killers, Power Station, Duran Duran, Billy Idol.
La formazione di Mars Williams era fondamentalmente jazz: cosa che gli consentì di incidere con una delle band più straordinarie del mondo, il collettivo dei Chicago Liquid Soul, con cui ottenuto una nomination ai Grammy. Williams sul palco portava non meno di sei-sette strumenti a fiato: tutti i sax di qualsiasi intonazione, ma anche corno, corno inglese, clarino, oboe. E tastiere.
Tra lui e Richard Butler nacque un’amicizia profonda che andava molto al di là della collaborazione musicale. Tant’è che il leader dei Furs gli affidò alcune pagine memorabili: e se Heaven è famosa per lo splendido assolo di chitarra finale, Pretty in Pink si apre proprio con un riff di sax di Williams, scritto inizialmente da Kilburn ma poi riarrangiato per la versione più famosa che accompagnava il film. Così come Angels Don’t Cry che contiene un altro solo memorabile del sassofonista.
L’assolo di Sister Europe
Il vero capolavoro però Mars Williams lo realizzò con Sister Europe. Un brano scritto inizialmente nel 1980 nell’album d’esordio della band sul quale il sassofonista americano pone il suo marchio definitivo con i tour successivi, incidendo uno dei più lunghi assoli mai realizzati per un brano rock. In una canzone molto lenta e nostalgica nella quale si parla di distacco e separazione, Butler gli affida una parte solista quasi lancinante che la band esegue in tutti i live.
Gli Psychedelic Furs all’SWG3 Warehouse di Glasgow lo scorso anno con Pretty in Pink
Gli Psychedelic Furs sono tornati in tour lo scorso anno con una lunga serie di concerti che si sono conclusi a ottobre quando la malattia ha costretto Mars Williams a interrompere le sue esibizioni.
La malattia e l’ultimo show
Williams era malato da un anno. La band era al corrente della sua condizione e gli aveva chiesto se si sentisse di continuare a suonare. Il sassofonista rifiutò di essere sostituito: “Voglio finire il mio lavoro”. L’ultimo show nemmeno un mese fa…
Mars Williams aveva confessato molti anni fa di avere combattuto per diversi anni con l’alcolismo. Da 20 anni era sobrio e aveva avviato un programma di sostegno per altri musicisti costretti ad affrontare lo stesso problema attraverso la fondazione MusiCares.
Richard Butler, Zachary Alford e Rich Good degli Psychedelic Furs, insieme ad Ike Reilly e Jeff Coffin della Dave Matthews Band con cui Williams ha suonato per oltre dieci anni hanno annunciato una serie di concerti per sostenere la sua fondazione.