Numerosi capi personali appartenuti a Prince andranno all’asta, ci si attendono colpi di scena e prezzi da capogiro
C’è tempo fino a giovedì 16 novembre per dare un’occhiata e presentare la propria offerta per portarsi a casa un capo esclusivo appartenuto a Prince.
Il genio di Minneapolis, tragicamente e prematuramente scomparso il 21 aprile 2016 dopo un collasso cardiocircolatorio, era un collezionista maniacale e aveva un magazzino immenso.
La sua residenza all’interno di Minneapolis ribattezzata Paisley Park era non solo una casa. Ma anche uno studio di registrazione, un laboratorio di arti visive e una sorta di punto di riferimento per artisti di ogni tipo che a casa sua trovavano sempre amici, cibo, occasioni di confronto. Prince, grande appassionato di moda, nei primi anni di carriera, prima che diventasse miliardario, decise di comprare capi di abbigliamento usati che poi modificava personalmente e indossava sul palco.
In pochi anni i suoi trend, i colori con i quali si vestiva e caratterizzava le sue produzioni, diventarono un motivo di ispirazione. Il color porpora di Purple Rain, il bianco e nero di Kiss, i motivi psichedelici che fondevano azzurro e indaco di Around the World in a Day e il color albicocca con il quale produsse un disco e un tour mondiale.
Già vent’anni fa, Bertrand Brillois, un uomo d’affari parigino, iniziò a contattare sarte, costumisti, tintori di tessuti, assistenti di produzione e altri che avevano lavorato per Prince. Voleva comprarsi tutto, tutto quello che era disegnato, scelto o indossato dal musicista: vestiti, gioielli, cinture, scarpe… “Perché quell’uomo è un genio e un giorno tutta quella roba varrà una fortuna”.
Brillois aveva ragione. E la sua intuizione creò una collezione straordinaria: il cappotto di cashmere bianco lungo fino alla caviglia che Prince aveva fatto realizzare su misura da un sarto a Nizza, in Francia, mentre stava girando il film Under the Cherry Moon, una camicia bianca a collo alto in seta con volant elaborati, maniche a sbuffo e bottoni in finta perla indossata per eseguire
Purple Rain allo Shrine Auditorium di Los Angeles. E ancora pantaloni attillatissimi, stivaletti, cinture e alcuni album e schizzi disegnati da Prince nei quali il musicista appuntava personalmente schizzi e appunti per le modifiche di ogni singolo capo.
Tutta la Collezione Brillois oltre ad abiti indossati dall’artista e concessi dalla famiglia, vestiti rinvenuti nel suo immenso guardaroba di Paisley Park, andranno all’asta. Ad acquisire il catalogo la RR Auction che ha dato tempo a tutti gli appassionati fino a giovedì per visionare il catalogo, farsi una idea e studiare una offerta. C’è tempo fino a giovedì. I capi saranno venuti tutti singolarmente.
La collezione, ospitata al Chelsea Hotel di Manhattan, ha raccolto in pochi giorni decine di migliaia di visitatori.
Non solo vestiti ma anche molte curiosità che riguardano Prince: che indossava una small, cappelli da 7⅛ (in pollici, misura americana) e 38 di scarpe. I tacchi alti dei suoi stivali personalizzati erano rinforzati con staffe metalliche nascoste, per evitare che si rompessero durante i suoi show.
Tra i capi da collezione all’asta i gemelli d’oro di Prince con la scritta Sexy, il suo famoso simbolo stilizzato realizzato in platino quando, in lite con la casa discografica, decise di non firmare più i suoi dischi come Prince ma con un bizzarro logo disegnato da lui stesso.
Pochi mesi dopo la sua morte, il banditore di Hollywood Profiles in History vendette una camicia con volant e un blazer indossati da Prince nel film Purple Rain a quasi 100mila dollari a capo. Il prezzo di partenza era di 6mila dollari.
La sua chitarra Cloud color porpora, a un prezzo di partenza di 60mila dollari andò a un collezionista per 700mila.
Il magazzino di strumenti di Prince a Paisley Park è immenso. Un vero luna park per qualsiasi appassionato di musica. Molte chitarre e sintetizzatori sono stati elaborati o riadattati personalmente da lui. Nel 2020, RR Auction ha venduto un sintetizzatore Yamaha DX7 suonato da Prince per quasi a 75mila dollari. Prince era estremamente generoso: spesso regalava oggetti, capi di abbigliamento e strumento agli amici e ai musicisti che gli facevano visita a Paisley Park, il suo studio di produzione e quartier generale a Chanhassen, Minnesota.
La Collezione Brillois sarà il pezzo forte dell’asta: “Mi sono tolto le mie soddisfazioni, è stato bello essere in possesso di queste cose ma ora, soprattutto dopo la morte di Prince, penso che questo sia un patrimonio che debba essere preservato. La mia speranza era quella di creare un museo sulla moda di Prince”….
Ma dopo che Paisley Park è diventato un luogo di culto dell’artista è arrivata la decisione di privarsi della sua collezione, che, sebbene impressionante, è molto più piccola di quella esposta in Minnesota.
Gli articoli in vendita sono 203: si va da una offerta minima di 200 dollari a una delle sue chitarre Cloud, quelle famose, con il ricciolo, che al momento vale 12mila dollari.
Prince è morto nella sua residenza di Paisley Park il 21 aprile 2016. Era rientrato da un tour dopo un malore. Un collasso cardiocircolatorio lo ha stroncato. Nel suo corpo dopo l’autopsia sono stati rinvenute masse quantita di antidolorifici: il cantante, che si era infortunato gravemente alla schiena, non aveva voluto rinunciare a esibirsi prima del malore che gli è costato la vita.
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