C’è una ulteriore notizia che rende Harry Styles sempre più personaggio simbolo della generazione di artisti di questa decade
In una ipotetica graduatoria tra gli artisti più influenti degli ultimi anni, candidati a diventare personaggio simbolo della terza decade del millennio, c’è senza ombra di dubbio Harry Styles.
Il cantante ha di gran lunga superato le aspettative legate ai suoi esordi con gli One Direction e grazie alla sua produzione solista deve essere considerato a buon diritto uno dei personaggi simbolo di questa generazione. E forse delle generazioni a venire.
Harry Styles diventa di cera
Tra i tanti indicatori che misurano la personalità di un artista ci sono senza dubbio le vendite, i riscontri live, il numero degli streaming, gli incassi e gli ingaggi. Ma c’è anche altro. Per esempio il cosiddetto buzz, il clamore che circonda ogni notizia e la sua ridondanza sui social network ma anche tutto quello che contribuisce a far diventare la figura di un cantante una vera e propria icona.
Tra queste c’è l’inserimento nel popolarissimo Museo delle Cere di Madame Tussauds a Londra, una delle più importanti istituzioni culturali del paese oltre che una delle realtà espositive più visitate del mondo.
Il museo di Madame Tussauds raccoglie centinaia di figure in cera che ricostruiscono i personaggi più popolare della storia recente e contemporanea. Una delle grandi capacità di questa affascinante esposizione è sempre stata quella di restare al passo con i tempi continuando ad aggiornarsi inserendo all’interno della propria collezione personaggi sempre nuovi. Uno dei nomi più attesi era proprio quello di Harry Styles la cui statua a grandezza naturale sarà inserita nell’installazione dello storico museo di Baker Street a Londra il 27 luglio.
Sette statue per altrettanti allestimenti
Tuttavia, proprio in considerazione della popolarità di Harry Styles, il museo di Madame Tussauds ha deciso di realizzare un progetto assolutamente straordinario perché le statue preparate dagli artisti del museo saranno addirittura sette, una per ognuna delle sedi principali del museo che ha aperto diverse nuove esposizioni in tutto il mondo, a cominciare da New York. Solo le dimensioni della statua di Harry Styles saranno identiche, per il resto ognuna delle figure verrà allestita con alcuni dei costumi di scena più popolari del cantante.
Curioso che il museo di Madame Tussauds, leggendaria artista francese che si vide bocciare in patria la sua idea di allestimento e abbia trovato proprio a Londra la sua collocazione è più importante e famosa nel mondo. Le altre sedi che ospiteranno la nuova statua di Harry Styles saranno quelle di New York, Hollywood, Amsterdam, Berlino, Singapore e Sydney.
La statua di Londra è stata posizionata nelle ultime settimane e ha ottenuto un successo straordinario. Per realizzara gli artisti del museo hanno lavorato oltre 10 mesi. Il costume scelto per l’allestimento sarà quello indossato dal cantante alla premiere di My Policeman.
L’Harry di cera di New York è invece colorato dal famoso body arcobaleno del cantante di As It Was indossato nel suo set da headliner nel corso del Festival di Coachella dello scorso anno.
Dagli One Direction ad Harry Styles
“Harry è una delle più grandi star del mondo in questo momento, in grado di riempire gli stadi di tutto il mondo con i suoi tour all’insegna del tutto esaurito. Ma è anche un grande comunicatore, un influencer nella moda e nello stile e non si può negare che abbia lasciato un segno senza tempo nella cultura popolare di questi ultimi anni”, spiega il direttore generale di Madame Tussauds Angela Jobson in una dichiarazione.
Non si tratta tuttavia della prima volta che Styles viene modellato da Madame Tussauds, anche se questo sarà il suo allestimento da solista. Dieci anni fa prima, lui e i compagni di band Zayn Malik, Niall Horan, Louis Tomlinson e Liam Payne erano stati esposti in una sala dedicata agli One Direction che già dal 2015, quando Malik lascò la boy band, diventò popolarissima nell’allestimento londinese.
Una storia di grande successo
Il museo di Madame Tussauds è amatissimo in tutto il mondo e per i londinesi è un motivo di vanto fin dalla sua fondazione datata 1835 da parte della sua creatrice in persona. Marie Tussaud, un’abile scultrice che si specializzò nella modellazione della cera, aveva imparato il mestiere dal Dr. Philippe Curtius, un medico. Ma il talento di Marie superò ben presto quello del maestro fin dalla sua adolescenza. A cambiare radicalmente la sua vita fu la rivoluzione francese. Il suo lavoro diventò quanto meno lugubre, modellare le maschere mortuarie dei membri della famiglia reale ghigliottinati tra i quali il re Luigi XVI e sua moglie Maria Antonietta.
Da Parigi si trasferì a Londra e qui, accogliendo un invito della famiglia reale – la regina Victoria in persona era una assidua frequentatrice del laboratorio di Marie Tussaud e fu la prima testa coronata d’Europa a essere esposta all’interno della collezione – inaugurò il suo museo. Che in pochi anni è diventato un grande successo internazionale. Al punto che Parigi, nel tentativo di avere indietro la sua artista, offrì a peso d’oro spazi espositivi importanti: che Marie Tussaud rifiutò per restare definitivamente a Londra creando un vero e proprio incidente diplomatico tra i due paesi. E non è un caso che oggi alle sedi internazionali più prestigiose del museo manchi proprio quella di Parigi.
La leggende della musica diventano statue
Il museo ospita una vasta gamma di figure di cera, da personaggi storici e leader mondiali a icone dello sport e, naturalmente, le stelle più brillanti dell’industria dell’intrattenimento. La musica ha sempre avuto un ruolo significativo al Madame Tussauds di Londra, con alcuni dei più celebri musicisti pop immortalati nella cera.
Nella schiera di leggende musicali in mostra, si può trovare il carismatico Michael Jackson, per sempre congelato nella sua posa iconica del moonwalk, che cattura l’essenza delle sue performance elettrizzanti. Nelle vicinanze, i visitatori possono rendere omaggio a Freddie Mercury, il leggendario frontman dei Queen, che si erge con la sua maestosa presenza scenica e un microfono pronto a cantare a squarciagola un inno immortale.
L’invasione britannica degli anni ‘60 è ben rappresentata, con i Beatles immortalati nella loro gloria giovanile. I visitatori possono tornare indietro nel tempo e fingere di essere il quinto membro dei Fab Four, mettendosi in posa con John, Paul, George e Ringo. Nel frattempo, l’influente David Bowie si esprime attraverso i suoi personaggi in continua evoluzione, da Ziggy Stardust al Thin White Duke, a testimonianza della sua evoluzione artistica e innovazione.
Più recentemente è stata la volta di Beyoncé, Ed Sheeran e i Rolling Stones. Harry Styles è semplicemente il prossimo di una serie ormai praticamente infinita.