Ancora una volta c’è una canzone di George Michael al comando della classifica britannica delle canzoni più belle di sempre
La Gran Bretagna è la madre di tutte le statistiche e di curiosità che riguardano il mondo della musica a cominciare dalle classifiche. E ogni anno radio, giornali e siti specializzati decretano la canzone più amata dell’anno e quella più amata di sempre.
Secondo decine di migliaia di ascoltatori di Smooth Radio per il quinto anno consecutivo la canzone più amata dai radioascoltatori britannici è Careless Whisper, pubblicata da George Michael nel 1984. Fu il suo primo singolo da solista, quando ancora gli Wham! non si erano sciolti.
Un brano che per la verità era rimasto nel cassetto da moltissimo tempo e che il cantante aveva concepito quando era un ragazzino, appena 15 anni, dedicandola a un amore femminile non corrisposto.
Famoso per la sua intro di sassofono Careless Whisper ha ottenuto per il quinto anno consecutivo una pioggia di preferenze superando niente meno che Bohemian Rhapsody. Terzo un altro brano di George Michael che appartiene al suo repertorio successivo, l’intimo e malinconico A Different Corner.
Careless Whisper fu il più grande successo commerciale del 1984, primo posto assoluto nelle classifiche dei singoli in dieci paesi diversi vendendo all’epoca ben sei milioni di copie.
Oggi è considerata una delle cinque canzoni più famose nella storia del pop, inserita in decine di compilation e moltissime colonne sonore.
Il video di Careless Whisper
La vita personale e artistica di George Michael continua a essere di estrema attualità. A distanza di sei anni e mezzo dalla sua tragica morte, avvenuta la notte di Natale del 2016, gli Wham! hanno pubblicato le riedizioni dei loro due album, per festeggiare i 40 anni di fondazione della band.
Intanto la riedizione di Outed, il documentario dedicato all’arresto di George Michael avvenuto nel 1998 per atti osceni in un bagno pubblico di Los Angeles, ha registrato ascolti da record.
Forse anche per questo, stanno andando benissimo anche i dati del documentario pubblicato in estate su Netflix, tutt’ora disponibile, nel quale l’epopea degli Wham! – che quest’anno festeggiavano i loro 40 anni di vita – viene riproposta a un pubblico di due generazioni più vecchio.
Andrew Ridgeley parla sempre molto spesso di George Michael, il suo miglior amico prima, durante e dopo la storia degli Wham! riconoscendo che il grande talento della coppia non fosse il suo, ma quello del suo amico: “Era lui quello che stava in studio a incidere e scrivere fino a tardi, io non ne avevo voglia – ha ricordato il fondatore degli Wham! nel documentario sulla band – io volevo girare i locali, fare festa, divertirmi con le donne. E spendevo una fortuna in auto da corsa. George era un talento immenso, che ci ha lasciato davvero troppo presto. L’unica consolazione che ho è che canzoni come Careless Whisper lo ricordano ogni giorno a me e a tutti i suoi fan”.
Andrew Ridgeley, che oggi ha 60 anni, ha inciso un solo disco dopo lo scioglimento degli Wham! dal titolo Son Of Albert pubblicato nel 1990 e passato quasi del tutto insosservato… Quando gli chiedono se ha mai voglia di tornare a registrare qualcosa risponde in modo sincero e molto autoironico: “…Ma non ne avete avuto abbastanza? No, ho una vita di soddisfazione e interessante anche senza la musica. Devo ammettere che quello non è mai stato il mio vero lavoro. Era il lavoro di George e direi che le nostre vite lo hanno ampiamente dimostrato. Io sono stato un performer di qualche talento”.
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