Svolta nel caso del clamoroso omicidio di Tupac Shakur che a 27 anni di distanza dal dramma ha finalmente un indagato sotto processo
Andrà a processo l’uomo sospettato dell’omicidio di Tupac Shakur. Il giudice ha già fissato la data della prima udienza: Duane “Keffe D” Davis sarà processato a Las Vegas a partire dal 3 giugno 2024.
L’uomo, 60 anni, era comparso una prima volta in aula a Las Vegas per rispondere dell’accusa di omicidio del rapper Tupac Shakur.
L’omicidio di Tupac Shakur
Shakur, 25 anni, morì il 7 settembre 1996, sei giorni dopo essere stato colpito da un proiettile mentre si trovava su un’auto vicino alla Strip di Las Vegas. Un caso che ha destato un enorme scalpore per anni sul quale sono stati scritti libri e girati film. Nonostante diverse indagini, con filoni di inchiesta aperti e chiusi più volte, non è mai stata fatta piena chiarezza su quanto accaduto quella notte. Fino a poche settimane fa…
Shakur, che era in macchina insieme a Marion ‘Suge’ Knight, co-fondatore dell’etichetta Death Row Records, venne raggiunto da tre colpi di pistola sparati da un’auto che aveva affiancato la BMW guidata da Knight e sulla quale Tupac si trovava sul sedile anteriore.
Chi è l’accusato
Secondo le indagini di polizia che si sono chiuse con una grande perquisizione avvenuta a casa dell’uomo che oggi è il principale sospettato dell’omicidio.
Davis sarebbe stato il mandante della sparatoria, l’organizzatore dell’agguato e in ogni caso l’unico sospettato ancora sopravvissuto.
Un altro giovane finito sotto indagine, Orlando Anderson, nipote di Davis, che poco prima della sparatoria aveva avuto un alterco e una rissa con Tupac e la sua crew, morì in una sparatoria due anni dopo l’uccisione di Shakur. Ma tra i due fatti nessun collegamento. Anderson, così come altri due sospettati – Terry Brown e Deandrae Smith, anche loro morti da tempo – sono stati uccisi nell’ambito di questioni legate alle gang cittadine.
Il processo a giugno
Davis si è dichiarato non colpevole la settimana scorsa ottenendo il suo primo obiettivo, evitare il rischio di una condanna a morte, prevista dalle leggi del Nevada per i casi di omicidio. La polizia di Los Angeles e Las Vegas stava indagando sull’omicidio di Shakur da 27 anni.
Lo stesso Davis aveva affermato in diverse interviste di essere stato sulla scena del crimine e di avere fornito informazioni alla polizia. In realtà le cose che Davis sa sarebbero molto più rilevanti rispetto a quelle concesse agli inquirenti. Una conoscenza diretta dell’episodio che Davis ha raccolto in numerosi appunti e ritagli di giornale meticolosamente conservati nella sua abitazione.
Tra gli appunti acquisiti nel materiale probatorio c’è anche una nota autografa di Davis… pubblicata sul libro Compton Street Legend: “Quando Shakur si è chinato verso il vano portaoggetti e i miei ragazzi erano convinti che stesse prendendo una pistola, sono iniziati i fuochi d’artificio. Uno dei miei ragazzi dal sedile posteriore ha afferrato la Glock e ha sparato…”
Duane Davis al momento è in carcere a Las Vegas. La richiesta dei suoi avvocati di una scarcerazione su cauzione è stata respinta dal giudice.