Tra i motivi di orgoglio italianodell’Eurovision 2023, c’è anche la splendida Alessandra Mele che rappresentava la Norvegia ma è ligure…
Ufficialmente è nata a Pietra Ligure: ospedale Santa Corona. Altrettanto ufficialmente ha vissuto in Riviera per gran parte della sua vita, in un paesino all’interno della piana di Albenga che si chiama Cisano sul Neva.
Eurovision 2023, la storia di Alessandra Mele
Qui ha iniziato il suo percorso scolastico e ha affrontato le sue prime lezioni di musica, la sua grande passione fin da quando era bambina. Solo da qualche tempo si è trasferita in quella che è la sua seconda casa, la Norvegia, dove è nata la mamma.
È una storia davvero curiosa quella di Alessandra Mele che, pur essendo nata a poche decine di chilometri da Sanremo, ha dovuto fare un percorso lunghissimo per riuscire ad arrivare alla grande scena musicale internazionale approdando nientemeno che all’Eurovision.
Gran voce da soprano, potentissima, presenza scenica di sicuro effetto, Alessandra parla correntemente quattro lingue e per entrare in finale ha scelto quella universale, l’inglese. Ha cantato Queen of Kings, un bel brano pop, confezionato in modo estremamente accurato, nel quale viene fuori non solo tutta la sua personalità ma anche la produzione, davvero eccellente di un grande brano di sapore internazionale. Queen of Kings è una ballata classica, un folk elettronico con un beat estremamente ballato sul quale la voce calda e passione di Alessandra si difende perfettamente. Sfoggiando anche un acuto impressionante…
Pietra Ligure, provincia di Lillehammer
D’altronde al Nord la musica la sanno fare da sempre. Dagli Abba (svedesi), agli A-Ha (norvegesi), agli Aqua (danesi) dalla Scandinavia sono arrivati talenti straordinari che hanno avuto la capacità di mettersi in discussione proprio alla grande capacità di queste popolazioni di viaggiare, imparare e adattarsi. Come spiegava molto bene Morten Harket, il cantante degli A-Ha in una intervista di poco tempo fa… “tutto quello che è bello di noi è norvegese, ma una delle nostre principali caratteristiche e che il viaggio, l’esplorazione, sono nel nostro DNA. Ormai ci consideriamo cittadini del mondo”.
Gli A-Ha, proprio come Alessandra, arrivarono in Inghilterra con pochi soldi e uno splendido brano, Take on Me che pubblicarono in modo indipendente senza avere alcun successo. La ristampa, affidata a un produttore e a un video meraviglioso, è uno dei più grandi successi pop degli ultimi cinquant’anni.
Subito primo in classifica
La stessa cosa ci si augura per Alessandra si sta affidando a uno staff di professionisti coi fiocchi. E che è arrivata all’Eurovision dopo una lungo percorso didattico. Ha continuato a studiare musica nella prestigiosa Accademia di Lillehammer. Da qui si è imposta all’attenzione generale partecipando alla versione norvegese di The Voice. Il paese si è letteralmente innamorata di lei e della sua voce. Potente, decisa, accurata ma a tratti anche ruvida con un tono graffiato interpretativo naturale.
A distanza di poche settimane si è aggiudicata anche il Melodi Grand Prix, la versione norvegese del festival di Sanremo acquisendo di diritto la partecipazione all’Eurovision.
Arriva in Italia
Si è qualificata senza difficoltà per la finale con Queen of kings, lo stesso brano con cui ha vinto il Grand Prix. Nella sua canzone, subito prima in Norvegia, parla di autodeterminazione e affermazione al femminile. Fino a dove può spingersi una donna che non vuole limiti e che nulla può fermare al punto da diventare la regina dei re.
Il brano è piaciuto all’Eurovision ma anche alle radio e alle classifiche. Quinto posto assoluto nella competizione: terza al televoto. Alessandra è molto attiva sui social, una bella personalità. Ha girato tutta l’estate presentando altri singoli che sono andati altrettanto bene, in particolare Pretty Devil. Ora sta per partire per il suo primo tour europeo che prevede anche una tappa in Italia, a Milano, Santeria Toscana, il 6 febbraio.